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Ai domiciliari l’uomo che aveva fatto irruzione in Comune armato di fucile

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Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, Ines Rigoli, ha convalidato l’arresto di Alberto Martella, il 67enne che due giorni fa è entrato nel Municipio di Raccuja imbracciando un fucile.

Martella, giunto nella stanza del primo cittadino, ostacolato da due dirigenti che cercavano di fermarlo, ha esploso un solo colpo, in aria, senza riuscire a colpire il bersaglio che, pare, fosse proprio il sindaco, Francesca Salpietro.

Il giudice, dopo la convalida del fermo, ha disposto per il 67enne i domiciliari. Ad assistere Martella in udienza c’era l’avvocato Antonino Spiccia. All’uomo sono state contestate le accuse di porto illegale di armi, di strumenti atti ad offendere e minaccia aggravata.

Il 67enne si era presentato ieri in Municipio, pare, adirato contro l’Amministrazione comunale poiché, secondo le prime indiscrezioni, non gli aveva fatto ottenere la pensione dopo un periodo impiegato in progetti di lavoro socialmente utili, proprio per  il comune di Raccuja.

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  1. “DOMICILIARI”, ” porto illegale di armi, di strumenti atti ad offendere e minaccia aggravata” le parole chiave di questa “farsa”.Forse,se uno entra in comune con fucile carico,100 munizioni ,oltre a diversi coltelli ed un machete,voleva fare soltanto”un’azione dimostrativa”…io direi che invece ci sarebbero tutti gli elementi per contestare a questo manigoldo le accuse,ben più gravi,vista la situazione,di TENTATO OMICIDIO PLURIMO E TENTATA STRAGE…Con l’aggravante,inoltre,della PREMEDITAZIONE…dal momento che questo individuo è partito da casa sua ed ha fatto circa 8 chilometri a piedi prima di irrompere in Comune,quindi era PIENAMENTE CONSAPEVOLE di ciò che stava per fare,e PIENAMENTE INTENZIONATO A FARLO! Ma purtroppo anche questa è la giustizia italiana…..

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