Ancora sangue e coltelli a Messina. Dopo gli episodi degli ultimi giorni, un altro tentato omicidio, ancora a Bordonaro.
Erano circa le 13.30 quando Maurizio Calabrò, 35enne, già noto alle forze dell’ordine, si è presentato al Pronto Soccorso del Policlinico. L’uomo presentava una ferita da arma da taglio: era stato colpito da due coltellate al torace, di cui una, penetrata per una profondità di circa 10 cm tra due costole, aveva perforato un polmone, sfiorando di pochi centimetri il cuore.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e della Stazione Gazzi, subito allertati dai sanitari, hanno avviato le indagini. Si sono subito indirizzati a Bordonaro, zona solitamente frequentata da Calabrò, dove hanno subito appreso che il ferimento si era verificato poco prima, nel salone di un barbiere del villaggio.
Sentiti i testimoni, gli uomini dell’Arma hanno rapidamente ricostruito la dinamica dei fatti. Inoltre, le immagini delle telecamere di videosorveglianza, di cui il locale è dotato, hanno consentito di identificare con certezza l’aggressore che, dopo l’accoltellamento, si era dato alla fuga in sella alla propria moto.
Scattata immediatamente una vera e propria caccia all’uomo, dopo poco tempo i militari hanno rintracciato il presunto feritore a casa di alcuni parenti a Camaro.
Si tratta di N. F., 28 anni, messinese, impiegato presso una ditta di spedizioni ed incensurato.
Il ragazzo, che quando è stato trovato indossava ancora i vestiti immortalati dai video acquisiti dai carabinieri, si sarebbe subito mostrato collaborativo, non avrebbe opposto alcuna resistenza ai Carabinieri, e avrebbe consegnato loro l’arma utilizzata per il ferimento, un coltello a scatto, con la lama della lunghezza di dieci centimetri, ammettendo, pare, di essere l’autore del ferimento.
Il giovane è stato quindi accompagnato alla caserma della Compagnia di Messina Sud, dove è stato arrestato per tentato omicidio.
Il giovane ha riferito ai militari dell’Arma i motivi del ferimento: pare una lite scaturita da vecchi rancori, legati a motivi sentimentali, scoppiata tra i due all’interno del negozio del barbiere, dove per una sfortunata coincidenza si erano trovati contemporaneamente per un taglio di capelli.
N. F. è stato condotto nel carcere di Gazzi e si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Calabrò è stato sottoposto, nel pomeriggio, ad intervento chirurgico d’urgenza per l’inserzione di drenaggio intercostale e la sutura della lacerazione alla parete toracica.
Non è in pericolo di vita ma rimane ricoverato in prognosi riservata.
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