Abbandono di rifiuti e discariche abusive: è stato un febbraio nero a Messina. La Polizia Municipale ha reso noti i dati del report del mese appena trascorso e i numeri mostrano una situazione a dir poco preoccupante. Sono state staccate, infatti, multe per oltre 250 mila euro.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio l’attività svolta dagli uomini della Polizia Specialistica guidata dal Commissario Giovanni Giardina ed in particolare del Reparto Ambientale, coordinato dall’Ispettore Giacomo Visalli.
Rifiuti provenienti da abitazioni privati
«Ovunque, da sud a nord, vengono ogni giorno abbandonati materiali provenienti da abitazioni private, i cui proprietari risultano spesso ignari della fine che fanno i loro rifiuti, ma non per questo esenti da colpe – si legge nella nota diffusa alla stampa. Stiamo assistendo ad un fenomeno in crescita, solo negli ultimi 15 giorni sono stati individuati e deferiti all’autorità giudiziaria una decina di persone tutte responsabili di aver gestito un “traffico” di rifiuti quasi sempre conclusosi con la loro combustione.
E così tutto viene prelevato e trasportato altrove, spesso abbandonato nei torrenti, spesso nelle aree demaniali, considerate terra di nessuno, spesso in terreni privati; quasi sempre i rifiuti vengono bruciati per far posto ad altri o semplicemente per eliminare ogni traccia».
Bruciavano rifiuti in un capannone delle Ferrovie dello Stato
«Ultimamente due soggetti sono stati sorpresi a bruciare rifiuti in un capannone delle Ferrovie che avevano occupato abusivamente e praticato un grosso foro sul solaio dal quale fuoriusciva il denso fumo dall’odore acre. All’interno del capannone sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere accatastati e pronti per essere bruciati, alcuni già bruciati in precedenza e altri in fase di combustione. Ciò avveniva in pieno centro cittadino con l’aggravante che il fumo ammorbava tutta la zona abitata “ponendo in pericolo la salute pubblica».
«Sempre uno degli ultimi interventi ha permesso di individuare i responsabili di un abbandono di rifiuti in un torrente della zona sud della città da parte di un supermercato ha cambiato gestione. Tra i rifiuti gli adesivi dei nuovi cartelloni pubblicitari, etichette prezzi, indifferenziata ed espositori con tanto di neon».
Circa 300 multe grazie alle fototrappole
«Ultimamente sono state acquistate dalla Messinaservizi Bene Comune dieci fototrappole e altre dieci sono state donate dalla Circoscrizioni. Queste, disseminate sul territorio, sono un sostanziale aiuto all’individuazione dell’illecito conferimento dei rifiuti ma soprattutto dell’abbandono al suolo di questi.
Solo nel mese di febbraio sono stati accertati circa 300 illeciti per un complessivo importo sanzionatorio pari a circa 130 mila euro. Nei pochi cassonetti rimasti in centro, vengono conferiti rifiuti da parte di chiunque, dagli elettrodomestici ai sacchetti RSU provenienti da zone servite dalla raccolta differenziata ma presto anche le poche zone rimaste saranno private dei cassonetti».
«Il nostro lavoro di controllo e repressione, di concerto con i vertici della Messinaservizi, sarà affiancato da una sempre più attenta e costate attività di pulizia da parte della società partecipata.
All’attività delle fototrappole si affianca quella delle pattuglie presenti sul territorio del reparto Ambientale che nel mese di febbraio hanno elevato mute per circa 35 mila euro, mentre il settore carcasse ha rilevato 77 veicoli in stato di abbandono e verbalizzato 52 persone per un importo complessivo pari a 86.666,84 euro».
(237)