Per quei tanti che se ne vanno, ce ne sono altri che rimangono e si adoperano per “fare”, per non “morire” di noia.. Parliamo di ragazzi, quelli che ieri sera, a Piazza Duomo, si sono riuniti per un “flash mob” cui ha partecipato una moltitudine di ragazzi.
Ma cos’è un “flash mob”? Termine coniato nel 2003 per indicare una riunione, che si dissolve nel giro di poco tempo, di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, con la finalità comune di mettere in pratica un’azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato via internete (email, social networks) o telefonia cellulare. Le regole dell’azione possono essere illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che questa abbia luogo o possono essere diffuse con un anticipo tale da consentire ai partecipanti di prepararsi adeguatamente. Generalmente la finalità dei flash mob è di intrattenimento o spettacolo; il termine non è usato per eventi e performance organizzate a fini politici, commerciali, di lucro o di protesta. Tuttavia, in alcuni casi la tecnica del flash mob è stata utilizzata per motivazioni pubblicitarie o politiche, ad esempio per organizzare una protesta lampo come nel caso d Firenze in cui si è svolta una lettura collettiva, contro la legge 133 del nono articolo della Costituzione, oppure il caso di Ceccano, dove è stato creato un cordone umano attorno ai binari del treno e ricreata una simulazione di allarme atomico per promuovere la campagna in favore dei referendum abrogativi del 2011 in Italia.
Nel caso messinese di ieri il flash mob era stato lanciato per ballare in gruppo il pezzo “Gangnam Style” che, tra i giovani, per ora, va molto in voga ed il cui video su You tube ha un numero impressionante di visualizzazioni. L’evento ha avuto un successo strepitoso, l’intera Piazza era completamente piena e, ancora diverse ore dopo, anche il traffico su via Cavour era pari a quello dell’ora di punta.
Non è il primo flash mob che sia stato effettuato a Messina, tempo fa, a Piazza Cairoli, i partecipanti all’ora stabilita dovevano svenire.
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