Tira aria di sgombero forzato al teatro in Fiera “Pinelli”. Quanto avvenuto all’ex Irrera a Mare dove i manifestanti hanno “varcato” le porte, chiuse dall’Autorità portuale, e sono tornati a organizzare iniziativa non è passato inosservato. Né alle Forze dell’Ordine, né all’Autorità portuale che con il segretario Di Sarcina, nell’assemblea pubblica di giovedì scorso, aveva lodato la protesta ma nei fatti ha dichiarato come illegittima l’occupazione. Oggi siamo tornati al Pinelli dove Alessandro Arena si è fatto portavoce del gruppo e, tra un caffè e le pulizie, ha risposto così: «Nessuno ci ha comunicato un intervento delle Forze dell’Ordine, questa è un’occupazione propositiva che è stata riconosciuta anche da Di Sarcina, salvo che lo stesso ha deciso per la chiusura dell’ex Irrera a Mare, che viene affittato a prezzi esorbitanti a privati mentre noi pensiamo che debba tornare a essere un bene comune come negli anni Sessanta; con architetti e ingegneri a noi vicini stiamo ragionando sui progetti da fare, tutti nel segno della fruizione pubblica e non privatistica». Ma non vi sentite degli illegali? «No — risponde Arena — troviamo illegale che queste aree vengano sottratte alla cittadinanza per scopi privatistici. Confidiamo nell’intervento del presidente della Regione Crocetta che quando è stato qui a parlarci ha annunciato una “squadra” tecnica per sostituire, con un indirizzo diverso, la futura gestione privatistica di tutta la cittadella fieristica». Domani l’occupazione in Fiera si spegnerà la candelina del primo mese di “occupazione”.
@Acaffo
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