Chi ha bisogno venerdì di una ricetta oppure di un controllo troverà probabilmente le porte chiuse. I medici di famiglia si preparano alla protesta. Non vogliono avere addebitate le sanzioni per l’aumento della spesa sanitaria sul territorio provinciale. “Multe” coattive che vanno singolarmente da 30mila a 100mila euro e solamente per il periodo da gennaio ad agosto 2013. La manifestazione si svolgerà alle 9,30 di venerdì prossimo presso gli uffici Asp di via la Farina. I professionisti hanno richiesto anche agli assistiti di prendere parte alla manifestazione. Il commissario dell’azienda sanitaria provinciale Manlio Magistri ha inviato una raccomandata lo scorso mese invitando i medici a fornire le motivazioni per l’aumento della spesa sanitaria. Per rientrare nel tetto di spesa il medico, per evitare l’addebito, è costretto a ridurre notevolmente le prescrizioni dei farmaci, inclusi quelli degli specialisti”. Secondo i sanitari molti degli assistiti saranno costretti a comprare i farmaci direttamente in farmacia. I medici di famiglia di capoluogo e provincia si asterranno dal lavoro venerdì prossimo e manifesteranno davanti alla sede Asp di Palazzo Geraci. Il decreto n. 569 del 22 marzo scorso dell’assessore regionale alla Salute ha fissato i tetti di spesa massima delle aziende sanitarie provinciali per i farmaci usati nel diabete, per sostanze ad azione sul sistema renina-angiotesina, per sostanze modificatrici dei lipidi, per antibatterici per uso sistemico, farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa, farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie, inibitori della pompa acida.
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