Giovedì 18 e venerdì 19, al Palacultura “Antonello”, sarà avviato il primo laboratorio di PiCo dal tema “Paesaggio e Sviluppo” per la tutela e la valorizzazione del paesaggio messinese. Il tavolo tecnico rientra nell’ambito dell’iniziativa avviata dall’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, per condividere con i cittadini la definizione del nuovo Piano Regolatore Generale. Il programma, articolato in due giornate, prevede, giovedì 18, alle 15.30, l’introduzione dei lavori con l’illustrazione dei temi e delle schede; alle 17.00, un dibattito; alle 18.00, la costituzione dei gruppi di lavoro. Venerdì 19, alle 9.30, sarà avviato un lavoro di gruppo e la compilazione delle schede; alle 11.00, saranno illustrate le proposte e alle 12.30, un dibattito e la conclusione dell’appuntamento.
Il laboratorio di progettazione condivisa rientra tra le attività di ascolto e consultazione del territorio che il comune di Messina ha intrapreso per la redazione del nuovo Prg, con la collaborazione del Laboratorio di progettazione comunitaria (LabProCom) del Dipartimento dArTe-Università Mediterranea di Reggio Calabria.
«Il tema che sarà affrontato – evidenzia l’assessore De Cola – riguarda le politiche di tutela e la valorizzazione del paesaggio e muove dalla tesi che per il nostro territorio esso rappresenta non solo un bene da tutelare ma una risorsa da valorizzare per promuovere uno sviluppo sostenibile. La salvaguardia del paesaggio è affidata dalla nostra Costituzione allo Stato e alle Regioni che provvedono a redigere appositi Piani paesaggistici; tali piani rappresentano un indirizzo per le scelte urbanistiche operate dai singoli Comuni e, pertanto, nella redazione di un Prg è necessario essere consapevoli dei vincoli di tutela che vengono dalle istituzioni sovrimposte a quelle comunali. La valorizzazione è, invece, azione che spetta alle Amministrazioni locali ed ai privati, che agiscono di concerto tra di loro e con gli Enti deputati alla tutela, nel rispetto delle norme e della legislazione vigente, a garanzia che gli interventi di valorizzazione non avvengano a discapito della conservazione bene stesso».
L’obiettivo generale del Laboratorio è duplice: leggere le norme di tutela previste dal Piano Paesaggistico regionale Ambito 9 dei Peloritani (adottato nel 2009) allo scopo di suggerire eventuali modifiche o integrazioni che possano rendere più efficaci e condivise le norme di tutela; segnalare l’esistenza di aree o beni particolari da inserire fra quelli tutelati a livello regionale; individuare gli obiettivi, le priorità e le azioni da intraprendere al fine di attuare una politica di valorizzazione dei diversi beni in maniera coerente e compatibile con le esigenze della conservazione; una politica che dovrà promuovere lo sviluppo del turismo eco compatibile e culturale.
Si partirà da una disamina delle norme previste dal Piano paesaggistico regionale, Ambito 9, relativamente alle aree costiere; aree naturali, boschi e foreste, Zps, Laguna di Capo Peloro; fiumare; aree archeologiche; aree agricole; centri e nuclei storici; sistemi dei beni culturali isolati, architetture militari, religiose, civili, produttive, attrezzature e servizi. Saranno presi in considerazione anche gli elementi visivi identitari del paesaggio e lo spazio pubblico. Per ognuna delle tipologie di beni paesaggistici il confronto all’interno del Laboratorio dovrà evidenziare la corrispondenza del livello di tutela previsto – in relazione al valore dello stesso bene – e alle opportunità di valorizzazione; le eventuali criticità in merito all’applicazione delle norme previste; la segnalazione di ulteriori beni da sottoporre a tutela e valorizzazione; gli usi consentiti e vietati, in relazione alle caratteristiche del bene, nella prospettiva di una sua valorizzazione; e le strategie di valorizzazione e le priorità da indicare. Ai lavori del Laboratorio è prevista la partecipazione di circa 30 enti e istituzioni pubblici e privati, rappresentativi degli interessi diffusi e della realtà economica, sociale e culturale della città.
Nel pomeriggio di giovedì 18, saranno illustrati gli obiettivi del Laboratorio e il lavoro da sviluppare. Terminata la fase esplicativa tutti i partecipanti potranno intervenire per chiedere chiarimenti, fare osservazioni, esprimere la propria opinione; a conclusione del dibattito, in base al numero dei partecipanti, saranno costituiti gruppi di lavoro di 4-6 persone per proseguire il giorno dopo con la compilazione delle schede; ciascun gruppo sarà chiamato ad esporre sinteticamente il lavoro svolto e le soluzioni proposte, cui seguirà il dibattito.
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