La seconda edizione del progetto Urbes è stata presentata in una conferenza stampa, che si è tenuta oggi nella sede Anci di Roma, per la quale è stato predisposto un collegamento video nella sala Falcone Borsellino del Comune di Messina, alla presenza dell’assessore all’Ambiente ed ai Nuovi stili di vita, Daniele Ialacqua, e della dirigente il dipartimento Servizi al cittadino, Letteria Santa Pollicino.
Il rapporto è stato contemporaneamente pubblicato sul sito dell’Istat all’indirizzo http://www.istat.it/urbes2015, e successivamente su quello istituzionale del Comune, dove sono scaricabili i files che riguardano la parte generale, le 29 schede delle città e le tavole statistiche complete di tutti gli indicatori Urbes. Il Comune di Messina ha aderito nell’anno 2013 alla redazione del Progetto “UrBes”, iniziativa nata dalla collaborazione di Istat, Anci, CNEL e Laboratorio Urbano e collocata nel dibattito internazionale sul cosiddetto superamento del PIL quale misura del benessere di una comunità, partendo dall’assunto che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale ed ambientale e corredati da adeguate misure di eguaglianza e sostenibilità. Messina, pertanto, unitamente ad altre grandi realtà urbane, ha partecipato alla sperimentazione della misurazione e confronto di indicatori del benessere urbano equo e sostenibile.
Il cosiddetto “volume zero” è stato pubblicato, nel 2014, dall’Istat ed è scaricabile integralmente anche dalla pagina web del Comune di Messina dedicata all’ufficio statistica. Nell’anno 2015, il Comune ha rinnovato la propria adesione al progetto, che peraltro è stato esteso ad altri Comuni, ed è stato selezionato, tra le Amministrazioni partecipanti, per la predisposizione di un “focus di dominio”, che fa riferimento agli elementi documentati delle policy messe in atto dall’Amministrazione comunale. In tal senso, in accordo con l’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, è stata effettuata un’indagine denominata il “BES visto dai bambini”, attraverso la quale si è cercato di avvicinare i piccoli alla città e carpire le informazioni necessarie per comprendere al meglio la realtà urbana di Messina, concentrando i quesiti non sui fattori economici (reddito, lavoro, etc.) ma su alcuni indicatori del progetto UrBes: le dimensioni ambiente, paesaggio e patrimonio culturale, qualità dei servizi e sondando la percezione su alcune policy adottate dall’Amministrazione comunale.
Attraverso l’indagine è stata proposta ai giovani intervistati l’idea che il benessere di una comunità non può passare se non attraverso una serie di comportamenti atti a preservare le risorse naturali; ad apprezzare l’importanza che gli oggetti di scarto, i comuni rifiuti, possono trovare nel ciclo produttivo in quanto convertibili in risorsa, e che tale ciclo può essere avviato solo attraverso la raccolta differenziata; all’importante tema della risorsa idrica e del suo risparmio. Infine è stato trattato il tema della mobilità e del tempo che esso comporta, portandoli a riflettere sul concetto di mobilità sostenibile.
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