L’inchiesta sulla Messinambiente, la società in liquidazione che cura la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel capoluogo e a Taormina, vede indagati. Il sostituto procuratore Roberta La Speme da mesi sta indagando sulla gestione della Partecipata del Comune e ha ottenuto dal gip una proroga delle indagini. Falso, truffa e peculato le ipotesi di reato su cui sta indagando la magistratura. L’inchiesta sulla società Messinambiente era stata aperta a febbraio quando, su disposizione della procura, erano stati acquisiti documenti e atti relativi alla società di via Dogali. L’amministrazione comunale, con il lavoro dell’Esperto ai conti delle società partecipate, Leonardo Termini, e il consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello avevano acceso i riflettori sugli ultimi anni di gestione della Messinambiente. La giunta Accorinti, con il sindaco e l’assessore Daniele Ialacqua ma anche Zuccarello avevano tenuto conferenze stampa in cui avevano esposto pure le spese, in alcuni casi considerate “anomale”, dell’ente in liquidazione.
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