Due docenti dell’Università di Messina hanno partecipato al gruppo di ricerca che ha scoperto tre nuovi vulcani sottomarini nel Tirreno, al largo della Calabria. Si tratta di Barbara Orecchio e Debora Presti, unitamente all’assegnista Cristina Totaro, del Dipartimento di Scienze matematiche e informatiche, Scienze fisiche e Scienze della Terra dell’Ateneo di Messina.
Le studiose, in collaborazione con ricercatori di vari Enti, in particolare l’INGV e le Università di Catania e Palermo, hanno pubblicato i risultati dello studio sulla prestigiosa rivista Tectonics.
Lo studio ha ricevuto il riconoscimento di “Highlight” EOS – Earth & Space Science News ed ha rivelato la presenza, a poca distanza dalla costa occidentale calabra, di tre vulcani sottomarini ai quali sono stati attribuiti i nomi di Ovidio, Diamante ed Enotrio.
Tale complesso vulcanico, sinora sconosciuto, rappresenta uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani.
Secondo quanto si legge nella pubblicazione: «Camini, flussi di lava e laccoliti sono osservati sotto e intorno ai vulcani. La collocazione e il raffreddamento del magma avvennero durante il Brunhes Chron. I vulcani non sono attivi anche se si verifica l’attività idrotermale».
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