La III Commissione consiliare, presieduta dalla consigliera Nora Scuderi, ha trasmesso una nota alla Presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, agli assessori ai Mercati, Patrizia Panarello, alle Politiche Culturali, Tonino Perna, e al Patrimonio, Sebastiano Pino.
“In seguito a quanto individuato economicamente da questa Amministrazione – scrive Nora Scuderi – dai fondi Tasi, pari a 450mila euro, relativamente alla ristrutturazione del “Mercato Muricello” e tenuto conto del sopralluogo effettuato in data 14/04/2015 presso la stessa struttura, la Commissione ha ritenuto di invitare gli assessori di competenza per comprendere le finalità e la destinazione d’uso dello stesso stabile. In seguito a ciò, concertato con gli stessi Commissari, si è palesata la necessità di invitare l’Assessore Panarello (commercio), l’Assessore Pema (cultura) e l’Assessore Pino (patrimonio), in quanto l’idea procedurale era quella di concordare unanimemente un progetto di rilancio che trasversalmente riuscisse a comprendere i vari settori di competenza sopra citati. Una proposta comunque maturata anche con l’Assessore De Cola durante un incontro avuto in Commissione. Ma in seguito ai reiterati inviti, avvenuti in data 19-26/05/2015 e il 30/06/2015, gli Assessori Panarello, Perna e Pino, con giustificazione formale, non hanno partecipato ai lavori della Commissione”.
“La scrivente apprende con rammarico e sconcerto le assenze degli stessi – continua il Presidente della III Commissione -, e ciò fa preludere che ci sia poco interesse alla proposta avanzata. Inoltre, la Commissione a tutt’oggi si interroga su come intende procedere l’Amministrazione in merito ad un piano di rilancio economico e commerciale attraverso l’utilizzo della struttura, un’azione che concretamente progettata possa produrre degli effetti economicamente vantaggiosi nel territorio di riferimento”.
“Si vuole altresì rammentare – prosegue Scuderi – che attualmente all’interno del “Mercato Muricello” sono operativi solamente 4 box, mentre i restanti 18 sono chiusi. I tanti dubbi che la Commissione tenta di voler comprendere lo fa attraverso uno studio collaborativo con l’Amministrazione, ma a quanto pare non ancora chiariti. Visto il valore dell’investimento la Commissione vorrà capire e conoscere, su quanto progettato, quale è l’idea di rilancio e sviluppo, anche perché nel caso contrario l’utilizzo di tali somme sono servite solamente al ripristino di uno stabile che per competenza di settore doveva interessare l’area Patrimonio”.
“La Commissione – conclude la presidente Scuderi – si sarebbe certamente augurata che, funzionalmente ai lavori di ristrutturazione, si fosse presentato un progetto integrato che coinvolgesse il commercio e la cultura, attraverso iniziative che potessero dar luce alla nostra cultura, espressione di arte culinaria e non solo, in quanto ricca di tradizioni secolari, e si auspicava che ci fosse un modello di sviluppo che potesse rappresentare il segno di una rinascita e di benessere per la comunità locale, ma a quanto pare ancora tutto tace”.
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