La provincia di Messina è scesa per la prima volta sotto i 600.000 abitanti. È quanto emerge dai dati provvisori del bilancio demografico 2021 condotto dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). Dopo la pubblicazione del report sul censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, le statistiche demografiche più aggiornate mostrano che la città metropolitana di Messina ha sempre meno residenti.
Al 31 dicembre 2021 risultavano 599.990 cittadini nei comuni della provincia di Messina, 3.990 in meno di gennaio 2021, quando erano 603.980. A pesare su questo numero è un saldo naturale anagrafico negativo (-457 a dicembre, -4.171 nel corso di tutto il 2021), mentre il saldo migratorio anagrafico e per altri motivi segna +181. Ogni mese mediamente si registrano il doppio dei morti (8.300) rispetto alle nascite (4.129).
Per quanto riguarda la città di Messina, l’anno è cominciato con 222.329 abitanti e si è concluso con una popolazione residente di 220.094 persone, 2.998 in meno. Il calo è più contenuto rispetto al totale della Città Metropolitana, dove i piccoli centri e i borghi stanno vivendo lo spopolamento.
A differenza della provincia, tuttavia, il saldo migratorio del capoluogo è negativo (-763), con parecchi messinesi che hanno deciso di lasciare la città dello Stretto per motivi di studio o lavorativi, seguendo la tendenza regionale che prosegue da diversi anni.
Messina, i dati dell’ultimo censimento permanente dell’ISTAT
Secondo l’ultimo censimento – che si può visualizzare sul portale dell’ISTAT – nel 2019 la condizione professionale per età a Messina vedeva i pensionati (65 anni o più) diminuire di circa 800 unità rispetto al 2018, mentre gli occupati sono aumentati tra tutte le fasce d’età tranne per quella 25-49 anni, la più numerosa.
Nel 2020 nel comune di Messina le persone tra i 25 e i 49 anni in possesso di diploma di istruzione secondaria di II grado o qualificazione professionale (corso di 3-4 anni) erano 29.462, il gruppo demografico più rilevante insieme alla fascia d’età 50-64 anni (18.875), 65+ (13.310) e 9-24 anni (9.821). Si riduce lievemente il numero di soggetti senza titolo di studio (7.613, 571 in meno del 2019), che rappresentano il 3,4% della popolazione totale.
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