«L’Inps non è abituata a dare eccessiva pubblicità alle proprie manovre, se non quando queste sono ultimate».
Così il Movimento Peloritano Democrazia Disabile lamenta che «l’accordo Regione siciliana – Inps, a proposito delle competenze sull’accertamento delle invalidità nella provincia di Messina, è stato sottoscritto senza avere avuto neppure l’accortezza di chiedere un parere alle associazioni dei disabili, che poi rappresentano coloro che “subiranno” nel vero senso della parola quanto deciso a Palermo».
«L’Inps, – continua il portavoce del Movimento, Mario Midolo – alla modica cifra di 400mila euro, più provvigioni di altro genere per un anno, si è fatta carico nella sua sede di Via Garibaldi di un onere che creerà ulteriori difficoltà ai disabili, in quanto rappresenta in questa città l’unico luogo in cui si effettueranno le visite, dunque un disabile o peggio ancora un anziano, proveniente per esempio da Capo d’Orlando, dovrà mettere in conto una trasferta di un’intera giornata trascorsa fra disagi di ogni genere».
In più, sottolinea Midolo, «la sede Inps di via Garibaldi è situata in una zona ad alta intensità di traffico veicolare e tranviario, oltre che essere in prossimità di sedi istituzionali, ciò vuol dire che in quel tratto di via Garibaldi nelle ore di punta sarà praticamente impossibile circolare e non serviranno a molto gli stalli per ambulanze e per auto, che dovranno essere necessariamente presenti perché l’affollamento sarà tale da ripercuotersi anche sul traffico cittadino».
«Sarebbe bastato effettuare un semplice sopralluogo in città per capire che l’unico luogo in cui era possibile svolgere un compito come quello che si è assunto l’INPS era la Cittadella della Salute di Viale Giostra, che ha lo spazio adatto per assolvere allo scopo senza creare stravolgimenti insostenibili, e se le associazioni di categoria di Messina fossero state realmente consultate il problema sarebbe stato evidenziato».
A questo punto il Movimento Peloritano Democrazia Disabile chiede a tutte le associazioni di disabili di Messina di «evidenziare agli organi competenti, con in testa il sindaco di Messina e l’assessore Cacciola, le nostre perplessità sull’intera operazione che per quanto ci riguarda è assolutamente improponibile nei termini in cui è stata prevista».
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