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L’Udc: “Il Registro delle Unioni civili è inutile, pensiamo ad altro”. Duca dell’Arcigay: “Non è così”

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Udc Registro Unioni CiviliPer l’Udc il Registro delle Unioni Civili è inutile, anzi in alcuni Comuni ha provocato pure danni ai cittadini. Per questo il partito, quando la delibera sarà votata in aula, pigierà il tasto del no. E oggi l’ha spiegato in conferenza stampa dove tutti i consiglieri comunali Centristi insieme al deputato nazionale Gianpiero D’Alia hanno spiegato – a loro giudizio – perché l’amministrazione Accorinti sbaglia a occuparsi del Registro non pensando agli atti per le famiglie “ordinarie”.

Il capogruppo Mario Rizzo: “Il Registro è stato un flop in molti Comuni, è inutile, il Registro non produce effetti giuridici, non serve a nulla ma causa solo facili illusioni (in alcune città le ragazze madri hanno perso pure l’assegno), noi vogliamo che la materia venga regolamentata da una legge nazionale e che si guardi alle famiglie che non hanno goduto negli ultimi anni di provvedimenti ad hoc”.

Franco Mondello, presidente della commissione Bilancio e già vicesindaco della giunta Buzzanca, si è detto contro per motivi sociali, giuridici e culturali. “E’ la famiglia – ha affermato Mondello – a reggere il sistema Paese e dargli un futuro, educando, istruendo e sostenendo figli e progetti”.

Libero Gioveni ha ricordato che durante le gestioni Buzzanca-Croce si sono persi 41 milioni di euro per asili nido in città. Il consigliere pensa alle opportunità della legge quadro 328 del 2000, all’istituzione di un ufficio speciale asili nido e al completamento del vecchio progetto per realizzare un asilo nido da 60 posti in via La Farina.

Mariella Perrone, ex assessore provinciale, ha ricordato come la bocciatura in commissione della delibera sia stata causata dall’assenza di interlocutori con cui dialogare sulle anomalie dell’atto proposto dalla giunta.

A intervenire pure Carmelina David, contestata dal presidente dell’Arcigay Rosario Duca, e Andrea Consolo.

D’Alia: “Il senso della nostra iniziativa è di far concentrare l’amministrazione su atti che siano utili alle famiglie, lo si può fare con politiche fiscali, tariffarie e fondi del Social Housing, la nostra non è una disputa ideologica, i Registri non producono utilità, non sono una priorità, il Consiglio deve agire su azioni utili, credo che sui problemi reali delle famiglie bisogna aprire un dibattito in città”.

In aula era presente anche il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.

Al termine della conferenza l’Udc ha concesso a Duca la possibilità d’intervenire e l’esponente dell’Arcigay ha contestato la posizione del partito: “Informatevi prima di parlare, a Bologna viene riconosciuta la casa agli iscritti al Registro, cosa vi toglie il Registro delle Unioni Civili? Leggete cosa scrive la Corte Costituzionale sulla composizione della famiglia”. @Acaffo

 

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