Festa dei morti: dal significato ai dolci tipici

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Ci sono i film, i libri, le poesie, i doodle (le copertine che Google dedica alle ricorrenze internazionali) i miti e le leggende che raccontano la notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, quella che in Italia coincide con la festa di Tutti i Santi e che negli Stati Uniti e in altre parti del mondo viene chiamata Halloween, notte di tutti gli spiriti sacri.

La festa trae origine dalle celebrazioni del capodanno celtico, definito Samhain: conclusione della stagione dei raccolti e l’inizio dell’inverno, la stagione più dura. Secondo la leggenda, Samhain chiamava a sé gli spiriti dei defunti che si univano al mondo dei viventi. Il rito prevedeva raduni nei boschi e sulle colline, mascherandosi in modo grottesco per spaventare le anime risvegliate. Da qui quindi l’usanza, tipicamente americana, di travestirsi per la notte più “terrificante dell’anno”.

La Festa dei Morti

Tornando alle tradizioni cristiane, la Commemorazione dei defunti, che in Italia si celebra il 2 novembre, risale al Medioevo. «La leggenda – ci aveva raccontato il prof. Mauro Geraci – narra che nel 998 d. C., l’Abate di Cluny, Odilione, si trovasse in viaggio per la Terra Santa. In nave, giunto in un mare prossimo alla Sicilia, fu travolto da una terribile tempesta, naufragò come Ulisse in una piccola isola, perse i sensi e venne soccorso da un eremita, che lo portò presto in salvo.

Questi, al suo risveglio, gli spiegò come la tempesta fosse stata causata dalle anime dei defunti, da quelle del Purgatorio cui Odilione era già devoto. Anime purganti, vaganti, irrequiete perché sospese in una terra di mezzo, tra terra e cielo, tra inferno e paradiso. Fu l’Abate di Cluny, poi, come omaggio per la grazia ricevuta, a fissare al 2 novembre la Commemorazione dei Defunti, accostandola alla festa di Ognissanti, per la quale Papa Gregorio aveva stabilito la data del primo novembre».

La Festa dei Morti a Messina

La Commemorazione dei Defunti è una delle occasioni per andare al Cimitero e porgere un saluto ai propri cari. Per i piccoli è anche il momento di scoprire le tradizioni dolciarie: la frutta martorana e i cosiddetti morticini, questi ultimi tipicamente messinesi. Di solito questi dolci a base di zucchero e miele, che ricordano le ossa dei morti, venivano lasciati dietro le porte o sotto i letti dei bambini come dono protettivo e propiziatorio.

Nel mondo

Tra le celebrazioni più affascinanti:

  • El Día de los Muertos: si celebra in Messico dal 28 ottobre al 2 novembre. Per la festa si preparano altari, decorazioni nei cimiteri, offerte, costumi ispirati alla dea della Morte Catrina (in foto). Per onorare i defunti si preparano piatti tipici: tamales e il pane dei morti;
  • Boon Para Wate: si festeggia in Thailandia tra giugno e luglio. Per la festa si organizzano sfilate con musiche e danze tradizionali;
  • Barriletes Gigantes: che sarebbe il Festival degli Aquiloni Giganti in Guatemala. L’aquilone, infatti, rappresenterebbe un modo per poter comunicare con le anime dei defunti.

A questo link ripercorriamo le tradizioni nel mondo per la Festa dei Morti.

 

 

(429)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.