È un approccio di studio innovativo quello che sarà tracciato il 3 luglio al palazzo dei congressi dell’A.O.U. “G. Martino” in occasione del primo corso di Diagnosi ecografica delle “tumefazioni annessiali”. Termine tecnico, ma che cela dietro di sé una patologia molto comune e attuale: il tumore ovarico.
Una giornata di approfondimento per illustrare i vantaggi degli studi IOTA (International Ovarian Tumor Analysis). Nel 2000 è cominciato il primo studio grazie ad alcuni ginecologi di fama internazionale che hanno approvato una nuova classificazione delle neoformazioni ovariche. Sono tutt’ora sono in corso ulteriori ricerche multicentriche per riuscire a diagnosticare, in una fase sempre più precoce, tali neoformazioni. Non un semplice elenco, ma una descrizione consolidata e precisa che differenzia ogni tipologia di tumefazione ovarica, in base al contenuto, alle caratteristiche della superficie, delle pareti interne, alla vascolarizzazione per discernere le neoformazioni benigne dalle maligne con una sensibilità e specificità molto alta. Mediante delle semplici regole o con l’aiuto di alcuni software, è possibile calcolare, in base alle immagini ecografiche, il rischio di malignità di una neoformazione.
L’obiettivo del corso sarà quello di fornire le adeguate conoscenze per poter refertare un esame ecografico utilizzando un linguaggio comune. Questo sarà a vantaggio sia del chirurgo che dovrà poi eseguire l’intervento che del ricercatore che potrà confrontare i dati della letteratura in maniera più precisa.
All’incontro – coordinato sul piano scientifico dalla ricercatrice Roberta Granese – saranno presenti numerosi professionisti del settore, italiani e stranieri.
Ginecologia, Radiodiagnostica e Anatomia Patologica sono le discipline coinvolte nel percorso assistenziale di una donna affetta da tumore ovarico; pertanto le relazioni sono state strutturate e finalizzate per fornire informazioni a 360 gradi. In apertura del corso, il prof Timmerman, pioniere degli studi IOTA, mostrerà i vantaggi che un chirurgo oncologo potrà trarre da una valida refertazione e classificazione ecografica. Successivamente, sarà illustrato l’aspetto anatomo-patologico delle diverse tumefazioni dell’ovaio. Infine, le tappe evolutive della patologia neoplastica dell’ovaio saranno focalizzate da numerose immagini ecografiche che oggi, grazie a tecnologie sempre più avanzate, sono diventate un prezioso armamentario per lo specialista.
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