È tutto pronto per la seconda edizione del Cultural Day 2016 organizzato dall’Associazione Ionio e dalla Pro Loco Messina Sud col patrocino del Comune di Messina. Dame, cavalieri, artisti, monaci e pellegrini. Sabato 7 Maggio il villaggio di Mili San Pietro si trasformerà in un universo fantastico.
Un programma ricco di appuntamenti che avranno come comune denominatore la Chiesa Normanna di Santa Maria in Mili. A partire dalle ore 9 fino al tardo pomeriggio, l’area antistante la Chiesa diverrà palcoscenico, galleria delle installazioni artistiche della Scuola Coloristica Siciliana, e non ultimo, traguardo. I camminatori dell’associazione “Amici dei Cammini francigeni di Sicilia” hanno scelto la Chiesa come punto di arrivo del loro viaggio a piedi da Palermo. L’itinerario è patrocinato dall’Assessorato al turismo, sport, spettacolo, della Regione Sicilia nell’ambito dell’iniziativa “Mettici manu e facciamo festa, ottava giornata nazionale dei cammini francigeni e mese delle vie francigene di Sicilia”. Quando arriveranno, i camminatori saranno accolti dalla suggestiva rievocazione storica in costume che farà rivivere l’atto di fondazione della Chiesa così come avvenne ai tempi del Conte Ruggero. Il tutto sarà curato dall’associazione Marduk.
Al centro della scena anche l’operazione “Salva i monumenti”: una performance dimostrativa della Scuola Coloristica Siciliana, guidata da Dimitri Salonia, che realizzerà una struttura removibile per mostrare come mettere in sicurezza parte del monastero e sensibilizzare così le istituzioni. Durante la giornata si potrà ammirare anche l’esposizione dei pupi siciliani a cura dell’associazione Opera dei Pupi Messinesi in memoria di R. Gargano e la mostra dell’incisore su pietra Ciccio Muscarà. Per chi vorrà anche trekking naturalistico fotografico alla scoperta del borgo medievale “case Insoddi” a cura di Simona Bonanno.
Ai partecipanti verrà offerto un pranzo frugale tipico dello stile di vita dei monaci basiliani preparato dall’associazione i Normanni. Il Cultural Day sarà anche l’occasione per una degustazione del pane prodotto dal Forno Cannata di Mili con farina di grano antico siciliano ”Perciasacchi”. Verrà offerto un punto di vista unico per ammirare la splendida Chiesa Normanna di Mili, la cui opera di architettura è considerata una prima sperimentazione dello straordinario periodo artistico e culturale, che ha nell’itinerario arabo normanno di Palermo, dichiarato Patrimonio mondiale dell’Unesco, la sua espressione più alta e più matura. Nel sito, edificato nel 1092, fu sepolto il figlio di Ruggero d’Altavilla, morto in combattimento a Siracusa. Ormai da anni però, il monastero versa in condizioni strutturali critiche ed è spesso oggetto di atti vandalici.
“Questa manifestazione vuole anche essere una reazione ai recenti e spiacevoli fatti accaduti nel villaggio – spiegano Eugenio Enea, Presidente dell’Associazione Ionio, e Ivan Mirko Stanislao Tornesi, Presidente della Pro Loco Messina Sud -, come l’incendio della scuola elementare di qualche settimana fa. Il Cultural Day della zona sud di Messina si propone di rilanciare il villaggio e l’intera zona sud a partire dalla riscoperta e valorizzazione del suo patrimonio culturale, ambientale e identitario, per una ricostruzione morale e civile di una comunità e per lo sviluppo turistico di un territorio che non può essere considerato solo una periferia degradata”.
La comunità rischia dunque di perdere un importante bene storico per l’inerzia delle istituzioni.
Proprio per questo, Dimitri Salonia, e gli altri artisti della Scuola Coloristica Siciliana, Lidia Monachino, Tanja Di Pietro, Alberto Avila, Sebastiano Miduri, e Riccardo De Leo realizzeranno una performance artistico-dimostrativa creando una struttura removibile per mostrare come mettere in sicurezza parte della Chiesa.
“Puntellare i monumenti abbandonati e pericolanti – spiega il maestro Dimitri Salonia – è una provocazione, un servizio reso gratuitamente alla società civile, alle istituzioni e ai proprietari responsabili della tutela e della loro sicurezza. Puntelliamo questo monumento e lo faremo anche con altri a Messina, senza creare alcun danno poiché si tratta di strutture rimovibili, per focalizzare l’attenzione della istituzioni e della gente de far conoscer questi importanti beni architettonici. Vogliamo far rivivere il nostro passato, e la nostra storia. Vogliamo ci sia più attenzione per quegli ignoti artisti che hanno edificato la bellezza, che l’incuria del tempo e l’uomo hanno distrutto ogni giorno senza rimedio. Ecco perché dobbiamo conservare almeno ciò che è rimasto, quegli archi di rosso mattone attaccati ai rovi e dai ragni e quei soppalchi di legno stagionato, che ha resistito alla pioggia e alle intemperie, destinati tuttavia a crollare sotto il loro stesso peso se non intervengono le istituzioni. Vogliamo attuare un ‘restauro conservativo romantico”, non toccando la struttura, ma cercando soltanto di preservare ciò che ne rimane”. La Fondazione Salonia già in passato si è occupata degli siti Basiliani e vorrebbe rilanciarli con la Pro Loco Messina Sud e l’associazione Ionio creando degli itinerari Basiliani, vista la notevole presenza di queste meravigliose abazie e monasteri a Messina.
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