Stipendi d’oro all’ARS. Si riaccende la polemica nata poche settimane fa sugli stipendi dei dipendenti dell’Assemblea Regionale Siciliana in seguito alle dichiarazioni del neo presidente Gianfranco Miccichè sull’assoluta mancanza di volontà di far dei tagli.
«Non ho detto questo – spiega Miccichè – ogni volta che dicono che sono io a non voler tagliare gli stipendi rischio la vita perché ci sono persone che mi aspettano per strada».
In realtà il neo presidente dell’ARS aveva proprio detto questo, ma dopo la bufera scatenata dalle sue parole, probabilmente, è stato costretto a ritrattare. «Gli stipendi di questa ARS sono pazzeschi, sono vergognosi – afferma Miccichè – Ma io non ci posso fare niente. Abbiamo appena formalizzato di mettere di nuovo il tetto di 240mila euro, ma non abbiamo una legge nazionale e non so se avremo successo».
«La situazione siciliana è molto difficile – conclude il neo presidente ARS – i dipendenti erano ventimila, ora sono 14 mila e si ridurranno ancora fino a 11 mila».
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