In uno dei momenti più complicati della sua storia recente e messa in un angolino in occasione del G7, la città di Messina mastica amaro tra l’ennesima occasione persa mentre si affrontano gli effetti della nuova crisi dei rifiuti.
In questo clima si sta sviluppando la polemica sul post dell’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, che attraverso il proprio profilo face book ha invitato la cittadinanza ad unirsi al corteo anti-G7 di Giardini Naxos.
Il deputato regionale di Alternativa Popolare, Nino Germanà, attacca: “Ma Ialacqua ha capito o no di essere assessore della tredicesima città d’Italia?”, Siano sacrosante le proprie idee e il diritto di esternarle ma Daniele Ialacqua dovrebbe finalmente, dopo 4 anni a Palazzo Zanca, rendersi conto del ruolo che riveste e della dignità che questo pretende. Vestire i panni del no global a tutti i costi è una libertà che da membro delle istituzioni non può concedersi senza controllo. Impari l’assessore il valore e la sacralità della rappresentanza e l’onore che questa costituisce. Non è Daniele Ialacqua a parlare per sè e basta ma un assessore di un comune di 248.000 persone. Se non è in grado di capire questo, come mi sembra evidente, sarà il caso torni ad essere un libero cittadino senza ruoli e incarichi dei quali, evidentemente, non è degno e che, comunque, ha già ampiamente dimostrato di non essere in grado di svolgere adeguatamente -le condizioni di sporcizia di Messina sono inaccettabili – Proprio per questo solleciterò i consiglieri comunali ad avanzare una richiesta di dimissioni ufficiale per questo signore che con le sue uscite pubbliche ha già più volte dimostrato di non conoscere il senso della parola istituzioni”,
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