Il neofascista messinese Gaetano Saya arrestato a Genova. Fondò una polizia parallela

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E’ stato arrestato a Genova, dai carabinieri, il messinese Gaetano Saya, 60 anni, per una condanna a 3 anni e 10 mesi di reclusione dovuta ad una serie di reati. Saya, in passato aveva cercato di creare una polizia parallela, il “Dssa” (Dipartimento di studi strategici antiterrorismo).

Era ricercato dal 2014, ieri pomeriggio è stato intercettato dai carabinieri nella sua abitazione di Genova, dove i carabinieri hanno trovato anche vari reperti militari, due elmetti dell’Esercito italiano, bossoli esplosi di mitragliatrice, altre munizioni e materiale di propaganda legato al Dssa.

Saya, considerato un neofascista, era a capo del Dssa, una organizzazione realizzata secondo una scala gerarchica, articolata in sei divisioni. Gli inquirenti al tempo dissero: “programmava e metteva in atto in varie città italiane, di propria iniziativa e quindi abusivamente e arbitrariamente, attività corrispondenti a funzioni proprie di organi di polizia e di sicurezza”.

Nell’ottobre 2012 Saya fu condannato in primo grado, dal Tribunale di Roma, ad 11 mesi di reclusione per apologia di fascismo. Con lui anche la moglie, Maria Antonietta Canizzaro, a soli a 5 mesi.
La condanna per aver creato due gruppi, le Ronde Nere e la Guardia Nazionale Italiana, di tipo paramilitare, con tanto di divise, stemmi di tipo fascista (aquila romana e scritta “S.P.Q.R.” compresa).

Ultimamente, Gaetano Saya  era alla guida del movimento Destra Nazionale-Nuovo MSI, insieme  a Francesco Belsito, genovese ed ex tesoriere della Lega Nord, anch’egli coinvolto in varie inchieste giudiziarie.

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