Assenteismo al 118, intascavano 420 euro per un turno mai svolto

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Antonino Corica, 53 anni, e Antonino Ferlito, 54 anni, se ne stavano comodamente a casa a dormire o anche fuori, mentre avrebbero dovuto essere sul posto di lavoro. Si tratta di due medici del 118 di Letojanni, arrestati questa mattina per truffa aggravata e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere,  è stata emessa dal Gip Salvatore Matroeni, su richiesta del Sostituto Procuratore Anna Maria Arena ed eseguita dagli agenti del commissariato di Taormina, diretto da Enzo Coccoli.

Dal 2014 al 2016, Corica e Ferlito,  secondo indagini, si sarebbero assentati dal posto di lavoro, simulando la loro presenza per interi turni di servizio notturno di 12 ore ( dalle 20 alle 8 del giorno dopo). A fine turno comparivano sul posto di lavoro e apponevano la firma sul registro. In realtà, a detta degli investigatori, durante i turni di notte, i due si trovavano da tutt’altra parte, ma di certo non a disposizione degli utenti che si rivolgono al 118 in casi di emergenza.

Le indagini hanno permesso di appurare atteggiamenti spavaldi e prepotenti degli indagati, nei confronti di colleghi e subordinati. I due professionisti, infatti,  non si preoccupavano di nascondere le loro condotte illecite, anzi, si ponevano con  atteggiamento di sfida, a chiunque  provasse a contrastarli, rispondevano “E’ la mia parola contro la sua…” .

Sono 40 per un medico e 36 per l’altro, gli episodi di assenza ingiustificata accertati attraverso l’osservazione di immagini riprese dalle telecamere, l’acquisizione di copie dei registri di presenza, intercettazioni  e analisi dei tabulati delle utenze telefoniche dei due.  Tutto questo in contrasto con quanto risultava dalle firme che venivano regolarmente apposte sui registri.

In particolare i sanitari “si inserivano”  nei turni, coprendosi a vicenda ed, alternandosi, non effettuavano del tutto la notte in cui restava in servizio uno solo, accordandosi, così, per mettere uno “scarabocchio” sul registro delle presenze.

Nei confronti di Antonino Corica e di Antonio Ferlito, è stato disposto il sequestro preventivo  di somme di denaro pari a oltre 16 mila euro per l’uno e quasi 15 mila euro per l’altro, per il danno arrecato alla Pubblica Amministrazione, in base ad un conteggio effettuato sui turni di lavoro, per i quali i due avrebbero intascato regolare compenso, senza in realtà aver mai effettuato il servizio. I sanitari percepivano  35 euro l’ora, che, moltiplicate per le 12 ore del turno diventavano 420 euro a notte. Considerato che svolgevano una media di 2 turni settimanali, l’ammontare del compenso arrivava ad 840 euro.

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