Era ai domiciliari, ma aveva allestito un sofisticato sistema di video sorveglianza, attraverso cui poteva muoversi liberamente tra il garage e il suo appartamento, eludendo i controlli delle Forze dell’ordine.
I poliziotti delle Volanti hanno arrestato per evasione Carmelo Bombaci, 35enne messinese, già ai domiciliari dal maggio scorso, perchè coinvolto nell’operazione “Matassa”. Gli agenti lo hanno sorpreso nel box di pertinenza della sua abitazione, mentre foderava il sedile di un motociclo, ma dopo un sopralluogo, è emerso che l’uomo si era creato un vero e proprio “passaggio segreto” pieno di telecamere, lungo il percorso che collegava il garage alla sua casa, attraverso scale interne e un terrazzo condominiale.
In caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine, Bombaci poteva muoversi indisturbato e rientrare in casa senza passare dalla strada. Le telecamere erano posizionate lungo il percorso alternativo, nel garage in cui è stato sorpreso e ovviamente al portone principale. Tutte collegate a un hard disk della camera da letto con relativo monitor e al telefonino personale, attraverso cui il 35enne teneva sotto controllo l’intero perimetro.
Alle domande degli agenti, l’uomo ha risposto che utilizzava il box, fornito di acqua e luce, per effettuare piccoli lavori di tappezzeria.
Bombaci fu arrestato lo scorso maggio insieme ad altre 34 persone, tra cui 26 raggiunte da ordine di custodia cautelare in carcere e 8 sottoposte agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’operazione Matassa, che fece luce sul legame tra mafia messinese e una parte del mondo politico, e si concentrarono su una realtà criminale dedita a estorsioni a commercianti e imprenditori ma anche, come nel caso di Bombaci, a furti di ingenti somme di denaro sottratte ai titolari di sale da gioco. Qui erano infatti installate slot machine, da cui veniva rubato il denaro utilizzando chiavi false. Altro reato emerso era quello di ricettazione di telai e pezzi di ricambio di autovetture. Carmelo Bombaci sarà giudicato con rito direttissimo.
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