Questi giorni di riflessione hanno portato i loro frutti, perché anche se amministrazione comunale e sindacati non hanno trovato l’accordo per i servizi sociali, qualche passo in avanti è stato compiuto. Quasi tre ore di confronto serrato a Palazzo Zanca, per arrivare a quella che può essere una buon punto di partenza in vista del futuro.
Nello schema presentato dall’amministrazione comunale, saranno solo quattro i servizi che subiranno una riduzione da 38 a 34 ore settimanali, vale a dire l’assistenza ai disabili, l’assistenza agli anziani, Casa Serena e il trasporto nei centri riabilitativi. L’assessore al personale Luca Eller e quello ai servizi sociali Nina Santisi, hanno garantito circa la durata dei prossimi bandi, che sarà di tre anni, mentre tutti gli altri servizi non subiranno alcuna diminuzione di ore. Inoltre gli stessi assessori, non hanno escluso che in caso di un’eccessiva domanda dal parte dell’utenza, la soglia delle 38 ore settimanali non possa essere comunque raggiunta.
Alcuni sindacati, hanno apprezzato l’impegno profuso dall’amministrazione nel venire incontro alle esigenze dei lavoratori, perché ipotizzare questo scenario appena quindici giorni fa, era un compito davvero arduo. Un sostanzioso passo in avanti compiuto dal Comune, che da troppo tempo si affidava al sistema della maxi-proroga per garantire i servizi, esattamente come accaduto lo scorso 28 ottobre, ma con i nuovi bandi si dovrebbe tornare alla normalità.
Così, dopo le agitazioni e le fumate nere delle scorse settimane, anche sul fronte sindacale si torna a respirare un po’ di serenità: “Con le battaglie condotte in questi mesi – hanno affermato la segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocé e i responsabili del servizio Gianluca Gangemi ed Elena De Pasquale – siamo riusciti ad ottenere che si passasse dalle iniziali 24 a 34 ore. Orario quest’ultimo, che faremo il possibile affinché aumenti a 38 ore, anche portando avanti nuove battaglie. Apprezziamo – hanno sottolineato i rappresentanti sindacali – che l’Amministrazione si sita impegnando per garantire i lavoratori, in quanto, anche in caso di dissesto, con i bandi triennali il personale sarebbe al sicuro. Tuttavia – ha concluso la FP CGIL – chiediamo che il sacrificio dei lavoratori sia ricompensato con l’impegno di una loro stabilizzazione, attraverso una forma gestionale che non li veda più impegnati nelle gare di appalto”
Per la Cisl Fp, invece, per trovare l’accordo c’è ancora da lavorare: «Purtroppo – aggiungono i rappresentanti della Cisl Fp, Calogero Emanuele e Saro Contestabile – non si capisce da quale voce di bilancio si è operato il taglio e su questo aspetto serve maggiore chiarezza. Ma quello che chiediamo è un ulteriore sforzo per recuperare le risorse mancanti e arrivare alle 38 ore settimanali. Siamo convinti che le risorse possono essere recuperate e bisogna lavorare in questa direzione, considerato anche che il bilancio, sia il Previsionale che il Pluriennale. ancora deve essere approvato dal Consiglio comunale».
Altro aspetto sul tavolo riguarda il confronto sui bandi che ancora non sono stati presentati al sindacato: «Vogliamo avere certezza e chiarezza su quali e quanti servizi subiranno il taglio e perciò serve continuare il confronto sino all’ultimo secondo. Monitoreremo quotidianamente la situazione, in attesa degli ulteriori miglioramenti rispetto alle attese dei lavoratori e degli operatori».
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