TaoOpera. Strepitoso successo per la “Carmen”

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Un autentico trionfo per la sigaraia ribelle. È stata la Carmen di Bizet ad anticipare in luglio al Teatro Antico la programmazione operistica che sarà allestita in agosto dal Festival Euro Mediterraneo in collaborazione con la sezione “Musica e danza” di Taormina Arte, di cui è direttore artistico Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, La manifestazione, che si svolgerà dal 1 al 14 agosto, è ormai consolidata a livello internazionale come una delle più importanti e di successo, grazie alla qualità delle produzioni e al prestigio degli artisti. Il programma è stato presentato giovedì 30 luglio in conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Taormina Eligio Giardina, del maestro Enrico Castiglione, dell’assessore Giuseppa Raneri, del rinomato tour operator Mario Bevacqua e del cast artistico delle tre opere.

Carmen è stata anticipata il 15 luglio, per poi essere replicata in numerose recite ad agosto, in un nuovo allestimento per consentire la trasmissione mondovisione in diretta via satellite in oltre trecento sale cinematografiche di ben trentasei paesi. Un autentico evento multimediale, l’unico spettacolo lirico dell’estate ripreso e trasmesso nei cinema in diretta via satellite nei vari continenti, come avviene a Taormina fin dal 2011, con le produzioni di Castiglione, il solo in Italia a creare film d’opera in diretta realizzandone contemporaneamente la regia teatrale, le scene e la regia cinematografica.

Grazie all’impegno della Fondazione Taormina Festival e del Festival Euro Mediterraneo, in collaborazione con Taormina Arte, il Teatro Antico offre ogni estate un cartellone originale e soprattutto esclusivo, con inediti allestimenti concepiti, disegnati e realizzati appositamente per la cavea più suggestiva dell’età classica. Programmazione lirica che a Taormina porta il marchio distintivo del maestro Enrico Castiglione, applaudito in tutto il mondo, sia per le messinscene teatrali, sia per il taglio prettamente cinematografico delle regie televisive, nonché scenografo che proprio nella perla dello Jonio ha abituato il pubblico a produzioni spettacolari. Al suo fianco la raffinata costumista Sonia Cammarata, compagna di lavoro e di vita, con la quale forma da anni un tandem artistico di particolare successo.

imageL’opera di Bizet inaugura al Teatro Antico di Taormina una terna di titoli tutta all’insegna della Città di Siviglia, proponendo contemporaneamente i più importanti capolavori operistici ambientati nella capitale andalusa. Ovvero “La Trilogia di Siviglia”: Carmen (1, 7, 10, 13 agosto), Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (4, 9 e 12 agosto) e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (8, 11 e 14 agosto), nuove produzioni che si avvarranno di cast di alta qualità. Il sindaco di Taormina, Presidente del Comitato Taormina Arte, Eligio Giardina, nel ringraziare nel corso della conferenza stampa il Maestro Enrico Castiglione per il lavoro fin qui svolto, ha sottolineato l’importanza che le opere liriche di qualità ricoprono nei flussi turistici verso Taormina e in modo particolare quando si riesce ad annunciare il programma con un anno di anticipo. Giardina ha voluto anche ricordare la particolarità del momento che Taormina Arte sta attraversando nell’imminente trasformazione da Comitato a Fondazione. Di rilievo anche l’intervento di Mario Bevacqua, il quale ha evidenziato la fondamentale portata turistica della manifestazione, annunciando che, in collaborazione con il Festival Euro Mediterraneo, la Trim Travel sconterà l’intero biglietto di ingresso ad una delle opere della “Trilogia di Siviglia” a chi acquisterà entro il 31 agosto il pacchetto speciale “dalla Sicilia all’Expo”.

Perché una trilogia sivigliana? «Il carattere spagnolo – spiega Enrico Castiglione – è predominante, ma certamente ciò che mi affascina di ogni opera è la possibilità di rappresentare il sentimento dell’Amore sotto diverse sfaccettature, tutte diverse e antitetiche tra loro, pur imprigionate dalla passione fine a se stessa e dalla spasmodica ricerca del piacere. L’amore in Carmen è effimero, come effimero è il gesto da cui si manifesta, con Carmen che getta la rosa ai piedi di Don José scegliendolo davanti ad un’intera piazza di sigaraie, di popolani e di soldati. Un sentimento superficiale che in Carmen diviene tragedia perché si trasforma in gelosia, in possesso, in morte, annientando l’unico amore vero che è rappresentato nell’opera da Micaela nei confronti di Don José. In Don Giovanni abbiamo la massima esaltazione della ricerca del piacere attraverso l’inganno e la sopraffazione del potere, che il Burlador esercita per conquistare le sue prede per poi subito dopo abbandonarle nella loro disperazione, perché prontamente attratto da una nuova preda; così come Zerlina dimostra solo opportunismo e Donna Elvira il desiderio di vendetta per il proprio orgoglio. Ed infine l’amore tenace e a lieto fine del Barbiere di Siviglia, che completa questa trilogia a Taormina, un amore che trova compiutezza».

CARMEN

Per Enrico Castiglione non è il primo allestimento di Carmen, che ha debuttato al Teatro Amazonas, a Manaus, in Brasile, in occasione dei mondiali di calcio dello scorso anno, ma si tratta della prima volta al Teatro Antico di Taormina. Di rilievo si annuncia anche il cast musicale. Nel ruolo del titolo il mezzosoprano russo Elena Maximova che, grazie alla splendida vocalità e all’indubbio fascino, ha conquistato i maggiori teatri del mondo, soprattutto nelle vesti seducenti della fiera e fatale sigaraia. Protagonista della mondovisione del 15 luglio, la Maximova effettuerà anche la recita del 13 agosto, nelle altre si esibirà il rinomato mezzosoprano Alessandra Volpe (1, 7, 10 agosto). Anche gli altri ruoli principali saranno rivestiti da cantanti del grande circuito lirico internazionale. Nel personaggio di Don José si alternano i tenori Giancarlo Monsalve (già in scena il 15 luglio, e ancora il 10 e 13 agosto) e Warren Mok (1 e 7 agosto), in quello di Escamillo i baritoni Michael Bachtadze (dopo il 15 luglio torna il 10 e 13 agosto) e Sun Li (1 e 7 agosto). Nelle vesti di Micaela, si succederanno i soprani Bing Bing Wang (1 e 7 agosto) e Daniela Carvalho (10 e 13 agosto). In scena ancora il basso Gianluca Lentini (Zuniga), il baritono Giovanni di Mare (Morales), il mezzosoprano Irene Molinari (Mercedes), il soprano Madina Kabeli (Frasquita), i tenori Federico Cavarzan (Dancairo) e Giuseppe Distefano (Remendabo).

L’Orchestra Sinfonica Taormina Opera Festival è diretta da Myron Michailidis, uno dei principali direttori d’orchestra greci, che proprio prima di arrivare a Taormina ha diretto Carmen al Teatro di Erode Attico ad Atene. Il Coro Lirico Siciliano è istruito da Francesco Costa. Il corpo di ballo danza sulle coreografie di Sarah Lanza. Il Coro di voci bianche “Progetto suono” di Messina è diretto da Agnese Carrubba.

Seguendo una tradizione iniziata da Enrico Castiglione ormai sei anni fa, Carmen è la sesta opera che il regista e scenografo realizza al Teatro Antico di Taormina per la trasmissione via satellite in diretta nei cinema in Europa ed America (e successivamente negli altri continenti) e in differita su RAI 5 e Rai 1. Dopo il successo di Nabucco nel 2011, Norma nel 2012 (con la quale la RAI ha tra l’altro inaugurato le trasmissioni in digitale in Sicilia), Rigoletto nel 2013 (con record di ascolti su RAI 5 e di spettatori nei cinema), Cavalleria rusticana e Pagliacci nel 2014, la Carmen del prossimo 15 luglio sarà trasmessa in oltre trenta paesi.

Mentre il pubblico presente al Teatro Antico assisteva dal vivo allo spettacolo, Enrico Castiglione dal pullman regia in alta definizione mandava la sua regia cinematografica nelle sale di Francia, Spagna, Cipro, Slovacchia, Irlanda, Belgio, Polonia, Svizzera, Inghilterra, Portogallo, Stati Uniti, Lussemburgo, Lettonia, Grecia e così via. È un vero e proprio film quello che Enrico Castiglione ha realizzato in diretta e che in Italia è stato visto sugli schermi dei 36 cinema di The Space, con ampio dispiegamento di forze, trasformando il Teatro Antico di Taormina in una sorta di set cinematografico, con ben 12 camere in alta definizione e suono dolby surround.

Per questa nuova produzione, Castiglione ha concepito una scenografia di migliaia di mattoni che, come le passioni e i sentimenti, mutano posizione di scena in scena, «in un gioco geometrico che rispecchia – come lui stesso ha dichiarato – la mutevolezza dell’animo umano, rappresentato in primis da Carmen che s’innamora di Don José senza amare, in una dimensione effimera che la condurrà presto ad innamorarsi di un altro uomo e di restare vittima della gelosia… e come i sentimenti e le passioni possono cambiare, ecco che anche l’immensa scenografia costruita a Taormina cambierà sotto gli occhi degli spettatori con una semplicità ma anche con una consistenza che spero possa emozionare, al pari della meravigliosa musica di Georges Bizet».

Per questa Carmen, Sonia Cammarata ha ricreato costumi d’epoca molto raffinati: «Ho cercato di disegnare figurini pieni di verità. Di quella verità che è intrinseca agli stessi personaggi che li indossano: i gitani e i popolani, i cavalieri e le sigaraie. Per rendere appieno un dramma che è prima di tutto profondamente interiore, ma anche corale, fino ad esplodere nella tragedia».

DON GIOVANNI

Enrico Castiglione torna a Don Giovanni (4, 9, 12 agosto, ore 21.30) dopo aver riletto in teatro molte volte il capolavoro mozartiano. E lo propone a Taormina, dove non era mai stato rappresentato, con un allestimento inedito, pensato esclusivamente per il palcoscenico del Teatro Antico, con nuovi costumi che esaltano il fregio seicentesco, disegnati e costruiti da Sonia Cammarata nel proprio laboratorio.

In scena, in un’immensa scacchiera, i personaggi saranno condotti in una sorta di grande partita a scacchi, dove i desideri, i sentimenti, le passioni si rincoreranno per fondersi e separarsi, per intrecciarsi e per allontanarsi: all’insegna dell’inganno, della seduzione fine a se stessa, nella totale mancanza di amore che condurrà alla morte, ovvero allo scacco matto del protagonista, il cavaliere Don Giovanni. Al Teatro Antico di Taormina andrà quindi in scena il libertino per antonomasia in una nuova lettura del regista e scenografo romano, che già ha avuto con Don Giovanni un successo internazionale con l’edizione rappresentata nel 2001 al Teatro Argentina di Roma (con Renato Bruson, Amarilli Nizza, Luca Canonici, Stefano De Peppo, la direzione d’orchestra di Michael Halazh), di cui rimane la versione video tante volte trasmessa dalla RAI e dalle principali reti televisive internazionali.

Questo il cast internazionale di autentici specialisti mozartiani che animerà l’edizione taorminese: Don Giovanni sarà interpretato dal basso-baritono greco Iconomou Panajotis, il Commendatore dal basso José Antonio Garcia, nel ruolo di Donna Anna si alterneranno i soprani Chiara Taigi (4, 9 agosto) ed Elena Borin (12 agosto), Don Ottavio sarà il tenore Filippo Pina Castiglioni, nelle vesti di Donna Elvira si esibiranno i soprani Adriana Damato (4, 9 agosto) e Tian Hui (12 agosto), Leporello sarà il basso Noé Colin, Masetto il basso Daniele Piscopo, Zerlina il mezzosoprano Marina Ziatkova. Coro, Corpo di ballo e Orchestra del Festival Euro Mediterraneo diretti da Stefano Romani. Regia e scene di Enrico Castiglione, costumi di Sonia Cammarata.

IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Ultimo titolo della trilogia sivigliana è Il barbiere di Siviglia (8, 11, 14 agosto ore 21.30) di Gioachino Rossini, che arriva in scena per la prima volta al Teatro Antico. Nel prestigioso cast vocale troviamo il tenore Filippo Pina Castiglioni (il Conte Almaviva), il baritono Marcello Lippi (don Bartolo), il mezzosoprano Irene Molinari (Rosina), il baritono Daniel Ochoa (Figaro), il basso Giovanni Di Mare (Don Basilio). E ancora Emanuela Grassi (Berta) e Danilo Bartolini (Fiorello). Coro e Orchestra del Festival Euro Mediterraneo diretti da Giovanni Ferrauto. Regia e scene di Enrico Castiglione, costumi di Sonia Cammarata.

Nella creativa lettura di Enrico Castiglione, la vicenda si svolgerà in un’ambientazione davvero insolita: «Il barbiere di Siviglia è un’altra opera meravigliosa che sono sicuro avrà un riscontro enorme a Taormina, non meno delle altre due. La mia messinscena ricrea e rievoca una grande galleria d’arte, all’interno della quale, di quadro in quadro, di cornice in cornice, i personaggi muoveranno i propri passi e creeranno spassosi “tableaux”. Ma non voglio svelare oltre, ci saranno molte sorprese; perché l’opera deve affascinare con la voce e la recitazione, ma deve anche stupire con l’ambientazione e lasciare al pubblico emozioni forti ed originalissime».

 

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