Stabilizzazione precari comunali. Csa: “Accorciare i tempi”

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Si è tenuto oggi un nuovo incontro tra il Csa e l’Amministrazione per discutere della sorte dei quasi 300 precari comunali. “È stato trattato il tema del piano triennale delle assunzioni – afferma il Csa −, con particolare riferimento alla stabilizzazione dei precari storici dell’ Ente, che in base agli atti proposti dall’amministrazione, dovrebbe essere portata a termine con contratti a tempo indeterminato di 11  ore  settimanali,  entro e non oltre il 2016”.
“Ad inizio di seduta Antonio Le donne, presidente della delegazione trattante parte pubblica – prosegue −, ci ha informato che nella giornata di ieri, è stato approvato il dl enti locali che consentirebbe di poter utilizzare per la stabilizzazione anche le risorse  del triennio precedente che consentirebbero un ulteriore incremento orario da quantificare (14/15/16  ore?),  nonché che, le regioni a statuto speciale come la Sicilia, che ancora oggi non hanno legiferato in merito alla mobilità dei dipendenti provinciali, non hanno blocco di assunzioni nel biennio 2015-16 e perciò prima che ciò avvenga sarebbe necessario ed indispensabile accelerare i tempi”.
Il CSA, regioni autonomie locali,  ha chiesto espressamente e ribadito più volte al tavolo negoziale, che “l’Amministrazione debba procedere al più presto ad approvare tutti gli atti propedeutici alle procedure concorsuali affinché non ci siano ulteriori ritardi col rischio concreto di avventurarsi in eventuali norme Nazionali o Regionali,  ormai sempre più restrittive e purtroppo  mai migliorative”.

Nel merito della delibera,  il  CSA ha chiesto “una verifica di eventuali passaggi che possano inficiare o addirittura  impedire l’approvazione da parte della sottocommissione Ministeriale”.
“Nel merito delle 11/14/15/16  ore settimanali – conclude −, stante le rassicurazioni dell’amministrazione comunale ed il dettame contrattuale che prevede all’art 4 che il dipendente a tempo parziale ha il diritto di chiedere dopo 3 anni (se esistono posti vacanti in organico), il full time e stante il fatto che le risorse assunzionali consentono oggi  l’assunzione solo per quelle ore, chiede di procedere celermente affinché non si ritardi ulteriormente il tempo affinché i precari possano finalmente avere uno stipendio adeguato e certo nel  più  breve  tempo  possibile  mettendo così in  sicurezza  il  futuro  occupazionale dei precari storici dell’ente, ex giovani articolisti, ormai Nonn”i.

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