Lo stratagemma per non insorgere nella reazione dei sindacati non ha funzionato. Adesso li definiscono “omaggi di cortesia” i biglietti omaggio che la direzione del Teatro Vittorio Emanuele dà a piene mani ad ospiti “selezionati”, ma a poco è servito. Cgil, Uil e Fials, al proposito scrivono:
“In data 06 dicembre 2014, attraverso un comunicato stampa- scrivono Giuseppe e Antonio Di Guardo e Carmelo Tavilla (Cgil,Uil e Fials) – avevamo denunciato l’emissione di biglietti omaggio per lo spettacolo “Dots lines and the cube” andato in scena nei giorni 4, 5 e 6 novembre 2014, per un totale di 46 biglietti omaggio su 221 emessi.
Si ricorderà la veemente reazione del Sovrintendente che, attaccando le nostre sigle sindacali, aveva motivato l’elargizione degli omaggi, adducendo che si trattava “solo” di biglietti donati agli allievi del laboratorio teatrale del Vittorio Emanuele.
Eravamo certi che così non fosse e che altro non era che una “difesa d’ufficio”.
È bastato aspettare solo qualche mese per averne la conferma; questa volta, però, con una regia organizzativa messa in atto per nascondere l’evidenza. Questo maldestro tentativo, al contrario, evidenzia le lacune e le carenze di chi, con il potere del ruolo esercitato nell’Ente, tenta di gestire a proprio uso e consumo la cosa pubblica. Infatti, il Presidente Puglisi tornando sull’argomento, questa volta con due documenti a sua firma, ha operato nell’intento di legalizzare gli ingressi gratuiti al teatro.”
I sindacalisti allegano due documenti attestanti quanto affermano. Così commentati:
“in data 12 marzo 2015, con protocollo int. N° 9 ed avente per oggetto “Ospiti del Teatro di Messina” veniva impartita una disposizione, indirizzata ai responsabili di Sala e Biglietteria, con la quale si disponeva testualmente “che nei Palchi riservati all’amministrazione venga ospitata di volta in volta una serie di persone, che non abbisognano dell’emissione del biglietto, trattandosi, nella maggior parte dei casi, di persone che stanno lavorando per il teatro. Vi si legge: “In questi casi si prega di fornire ai responsabili di sala, un pass ospiti con il quale possono accompagnare i signori nei palchetti di competenza”.
“Dopo qualche giorno- scrivono ancora i sindacalisti – e precisamente in data 19 marzo 2015, con protocollo int. N° 10, sempre con medesimo oggetto del precedente, veniva impartita una ulteriore disposizione e sempre ai responsabili di Sala e Biglietteria, e più precisamente: “ Ad integrazione della nota del 12 marzo 2015 prot. int. N°9, si dispone che ai possessori del pass ospiti, che verrà rilasciato direttamente dal sottoscritto, venga rilasciato un omaggio di cortesia per consentire l’ingresso nei palchi riservati o in altri posti disponibili”.
“Com’è possibile – si chiedono – che ad oggi vi siano ancora di questi atteggiamenti furbeschi quando solo pochi mesi fa, durante la campagna abbonamenti, Presidente e Sovrintendente affermavano che “al teatro tutti dovranno pagare il biglietto: mai più accadrà quanto è successo in passato con l’utilizzo dei biglietti omaggio?
Il tutto con il plauso di Sindaco, Commissario della Provincia e politici di turno, interessati a supportare presunte capacità miste ad onestà intellettuale di questa nuova Amministrazione dell’E.A.R..
I due Di Guardo e Tavilla, dunque, interrogano su quelle che definiscono riflessioni di merito e di metodo.
“Quanto disposto a firma del Presidente- chiedono – è stato discusso e deliberato dal C.d.A. ?
Si apprende, nella prima nota, che vi sono dei palchi (quanti?) riservati all’amministrazione: quanti sono ed a chi destinati? Aggiungono infatti che: ” Tutti gli amministratori del Vittorio dovrebbero aver acquistato l’abbonamento ad inizio stagione come, peraltro, sbandierato attraverso le conferenze stampa dell’epoca”.
Ed ancora: “Chi sono e quante potrebbero essere “queste persone” che non abbisognano dell’emissione del biglietto, trattandosi nella maggioranza dei casi (e negli altri casi chi sono ?…) di persone che stanno lavorando per il teatro? Vi sono dei lavoratori, o dei dipendenti, di “Serie A” che assistono agli spettacoli senza pagare mentre altri, che hanno acquistato l’abbonamento o pagano l’ingresso, sono di “serie B ?
Se i cosiddetti “Ospiti” sono solo gli allievi del laboratorio teatrale (che comunque avrebbero potuto acquistare un biglietto a prezzo ridotto per come accade con gli alunni delle scuole, affermazione reiterata in più occasioni dal Sovrintendente) chi sono i veri destinatari di tanta solerzia organizzativa?
Oltre ai palchetti di competenza, che si evincono dalla prima nota, vi sono altri possibili posti da “omaggiare” come si evince dalla seconda nota ?
Quale sarà il legittimo sentimento che proveranno gli abbonati, leggendo quanto accade al teatro, così come di tutti coloro che si recano puntualmente al botteghino prima di ogni spettacolo ?
È un modo per non far risultare dai borderò della SIAE gli ingressi omaggio? “
I sindacalisti concludono: “Potremmo continuare con l’elencare tutti i dubbi che questo modus operandi fa sorgere. Non vogliamo credere, semplicisticamente, che si possa trattare di furbate dal sapore clientelare.
Solo due giorni addietro, durante la conferenza stampa tenutasi presso il Teatro Vittorio di Messina, si sono schierati amministratori pubblici nell’ennesimo tentativo di difendere scelte e personaggi che oggi guidano, con un preoccupante strapotere, la nostra unica realtà culturale pubblica a Messina. Dopo quanto rappresentato in questa nota, saranno ancora disposti a difenderli?
Cgil, Uil e Fials chiedono con forza un intervento da parte dell’Assessorato e della Regione;
al sindaco, chiedono che assuma responsabilmente la consapevolezza degli atti e che decida, finalmente, di non attuare difese d’ufficio ad ogni costo, ma che riconosca di aver commesso un errore nell’aver assegnato, con una valutazione positiva, l’attuale Presidente al ruolo che ricopre.
Ed ancora, sollecitano l’intervento degli Onorevoli messinesi che siedono alla Regione, di intervenire per riportare dignità e serenità al Vittorio Emanuele.
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