«Da oggi speriamo nella svolta, un vero servizio veloce ed efficiente, degno di un paese europeo che i cittadini siciliani attendono da tempo». Lo hanno ribadito a gran voce i circa 600 partecipanti alla manifestazione organizzata al Palacultura di Messina da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sma Fast Ferrovie, Ugl Trasporti, per sollecitare «la tutela del diritto dei siciliani: la continuità territoriale, il miglioramento dei servizi nello Stretto, la firma del contratto di servizio che sia moderno ed efficiente, e per lo sviluppo del traffico merci».
Sospeso lo sciopero dopo aver ottenuto la garanzia della continuità del trasporto a lunga percorrenza e del traghettamento da giugno, stoppato dunque il progetto di dismissione, i sindacati insieme ai pendolari hanno chiesto alla Regione, presente all’incontro e alle Ferrovie, la svolta nel servizio ferroviario dell’Isola. I sindacati hanno ribadito le loro richieste, per voce dei segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti , Sma Fast Ferrovie, Ugl , Francò Spanò, Amedeo Benigno, il commissario Uil Agostino Falanga, Salvatore Genovese, e Giovanni Chiaramonte.
«Abbiamo scelto di sospendere lo sciopero per l’impegno delle Ferrovie sullo stop alla dismissione del traghettamento dello Stretto di Messina ma guardiamo oltre. Vogliamo che da oggi parta un percorso diverso che porti a un vero servizio ferroviario in Sicilia, efficiente, con mezzi più comodi e veloci coprendo, rimodulando gli orari , anche le zone della Sicilia del tutto scoperte. Per questo – hanno ribadito i segretari – chiediamo subito l’istituzione di un tavolo unico sindacati Trenitalia e l’assessorato regionale ai Trasporti per giungere alla firma del contratto di servizio, il potenziamento di treni regionali, una riunione sullo stato degli investimenti in Sicilia per indicare insieme le zone più carenti, corse prova delle tratte Palermo-Messina, Palermo-Catania e Messina-Siracusa, per dimostrare come, con le attuali infrastrutture e treni no stop, si possono già ridurre i tempi di percorrenza (2 ore e 20 fra Palermo e Catania e 2 e 40 fra Palermo e Messina), e poi la conferma e la velocizzazione dei treni a lunga percorrenza».
Dalla Regione l’impegno alla firma del contratto di servizio in tempi brevi. «La bozza è pronta – ha spiegato Giovanni Pizzo assessore regionale ai Trasporti – e ci saranno novità, soprattutto nel trasporto delle tre città metropolitane Palermo, Catania e Messina, intendiamo aumentare i treni, mezzi nuovi e moderni. A Messina, attualmente, ci sono solo due coppie di treni, vogliamo raggiungere l’obiettivo di 10 coppie. A Palermo, intendiamo migliorare i collegamenti per Punta Raisi l’aeroporto, ma non solo. Vogliamo la velocizzazione del collegamento fra Palermo e Catania e Messina. Trenitalia – conclude Pizzo –, può potenziare le sue prestazioni e questo anche sul fronte dei treni a lunga percorrenza, non si possono perdere dodici ore per raggiungere Roma, serve un progetto per i collegamenti con il resto d’Italia». E annuncia un tavolo subito dopo Pasqua con i sindacati sulla bozza del contratto di servizio che «mi auguro – ha detto – di siglare prima della finanziaria».
Il servizio in Sicilia è carente, hanno ribadito i sindacati. Pochi treni, tempi lenti di percorrenza per via di un continuo inserimento di fermate ai collegamenti veloci e una riduzione complessiva di circa 3 mln di Km/treno dal 2008 ad oggi, tratte inadeguate, treni vecchi (età media 20 anni di servizio), che si guastano. In tutto circolano 407 convogli al giorno (per circa 10 milioni di chilometri), che per una regione che è fra le più estese risulta decisamente insufficiente. I treni a lunga percorrenza sono ormai un numero esiguo, cinque in tutto.
A chiedere un servizio efficiente anche il sindaco Renato Accorinti: «Non possiamo più sentirci isolati dal resto del paese – ha spiegato –, un treno efficiente è simbolo di civiltà, uniamo le forze per chiedere interventi su porti aeroporti, stazioni ferroviarie per collegare tutti i nodi strategici, ognuno faccia la sua parte per un trasporto efficiente e moderno».
A concludere per i sindacati, Mimmo Milazzo, segretario Cisl Sicilia: «Da oggi vogliamo solo discutere del futuro del servizio con la firma del contratto fra Ferrovie e Regione – ha detto Milazzo – partendo dal principio che la Sicilia deve essere dotata di un trasporto che in ogni settore sia davvero in grado di valorizzare il suo territorio e la sua vocazione turistica, di attrarre investimenti. Anche in Sicilia vogliamo mezzi moderni e veloci, linee con raddoppi e stazioni efficienti e con tutti i comfort. Bisogna mettere in collegamento gli aeroporti fra di loro, come Palermo e Trapani e con le principali località turistiche. I servizi adeguati sono una condizione di civiltà irrinunciabile. Si acceleri, in questo percorso e si utilizzino le risorse per dare finalmente alla Sicilia un servizio degno con l’acquisto di treni adeguati».
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