Continua l’iter iniziato dalla Cgil per la stabilizzazione dei 71 lavoratori precari della Provincia regionale.
Per i legali della Funzione pubblica della Cgil ci sono tutti i presupposti normativi perché i contratti possano, anzi debbano essere “convertiti” in indeterminati.
“Nonostante i contratti a termine conclusi con il ricorrente siano legittimi, il superamento dei 36 mesi obbliga, di fatto, alla costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato tra l’istante e la Provincia regionale di Messina”, è questa una delle frasi principali dell’atto stragiudiziale, di ben 14 pagine, che i legali della Funzione pubblica della Cgil hanno inoltrato al commissario di palazzo dei Leoni, nell’interesse di 71 lavoratori precari che, sulla base delle previsioni normative riportate dettagliatamente nel documento, intendono far valere i propri diritti ed ottenere, dopo anni di contratto a tempo determinato, una stabilità occupazionale.
Si tratta del personale contrattista impiegato con qualifica di Lsu nel 1996 e che da allora, “senza alcuna interruzione di rapporto di lavoro, nel giungo del 2005, ha sottoscritto con la Provincia regionale di Messina un contratto individuale di lavoro, a tempo determinato e parziale, con decorrenza 1 luglio 2005, per la durata di anni 5. Alla scadenza di tale contratto, con deliberazione del 30 giugno 2010, la Giunta provinciale ha autorizzato la prosecuzione, a far data dal 12 luglio 2010, dell’instaurato rapporto di lavoro, sino alla stipula del nuovo contratto di lavoro, sempre con scadenza quinquennale, prevista per il 30 giugno 2015”, dichiarano Clara Crocè, segretaria generale della FpCgil , Francesco Fucile, segretario Enti locali e Tiziana Ruggeri, responsabile dei precari.
Secondo quanto sostenuto dal sindacato, nonostante i contratti a termine conclusi con il ricorrente siano legittimi, il superamento dei 36 mesi obbliga di fatto alla costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato tra gli stessi e palazzo dei Leoni.
Per i legali si tratta, infatti, di “una ipotesi di costituzione automatica del contratto di lavoro, quale sanzione esterna al contratto di assunzione, avente lo scopo di prevenire e reprimere l’abusiva reiterazione di contratti a termine”.
Fino ad ora, dunque, per la Fp Cgil, la Provincia è andata incontro ad una “violazione di disposizioni imperative riguardanti l’assunzione o l’impiego di lavoratori, da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Alla luce di quanto esposto, i legali della Funzione pubblica hanno invitato e diffidato il commissario a porre in essere tutti gli atti necessari per la regolarizzazione dei rapporti di lavori dei 71 contrattisti che hanno deciso di intraprendere il percorso legale entro 30 giorni dalla notifica dell’atto stragiudiziale , atto propedeutico per ricorrere al Tribunale del Lavoro.
“Diversamente, il passaggio successivo, e scontato – conclude il sindacato -, sarà quello di fronte al Giudice del lavoro”.
(138)