Messina: marcia contro la violenza sulle donne per le vie cittadine. I giovani speranza per il futuro

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Oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si è svolta a Messina una marcia simbolica per le vie cittadine.

La ricorrenza è stata istituita dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999, al fine di invitare gli Stati a organizzare e promuovere iniziative di sensibilizzazione su una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e persistenti.

Marcia contro la violenza sulle donne a Messina: un evento accolto

L’evento si era già svolto lo scorso anno, promosso dalla Prefettura, dal Comune, dall’Università degli Studi di Messina ed altri enti ed organizzazioni di Messina. I cittadini hanno accolto l’iniziativa partecipando numerosi. L’obiettivo della marcia è quello di coinvolgere i messinesi di ogni età e, in particolare, le alunne e gli alunni degli Istituti Scolastici Superiori cittadini in un percorso di consapevolezza e impegno contro la violenza di genere.

La manifestazione fa parte delle iniziative attuate all’interno del Protocollo Interistituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere nella provincia di Messina e ha rappresentato anche un importante momento di riflessione condivisa.

La marcia, alla quale hanno partecipato anche il Sindaco di Messina Federico Basile e l’assessora Alessandra Calafiore, è partita da Piazza Cairoli per arrivare in via Santa Cecilia, attraverso il percorso pedonale del viale San Martino. Ai partecipanti è stata consegnata una maglietta con il logo della manifestazione. Le studentesse e gli studenti del Liceo Seguenza hanno disegnato il logo per l’edizione 2024.

I giovani artefici del cambiamento

Il prefetto Cosima Di Stani ha dichiarato: «l’iniziativa è promossa insieme al Comune e all’Università degli Studi di Messina. Insieme vogliamo sensibilizzare tutta la cittadinanza su un tema importante come il contrasto alla violenza di genere. Purtroppo è un fenomeno ancora oggi attuale. Resistono retaggi culturali inadeguati, frutto di percorsi vecchio stampo che devono essere decostruiti per affermare un processo culturale differente, dove le donne possono esprimere la loro piena volontà di decidere di se stesse e quello che vogliono fare per se stesse».

Cosima Di Stani ha ricordato l’importanza della sensibilizzazione della cittadinanza e delle nuove generazioni e ha ringraziato le Forze di Polizia per l’impegno quotidiano nel cercare di contrastare la violenza di genere, innalzando il numero di misure di protezione.

Il prefetto ha concluso: «dobbiamo arrivare a zero donne uccise per dire che questa  battaglia è stata superata e vinta e non dobbiamo interromperla. Ci teniamo a fare in modo che le giovani generazioni possano essere artefici di questo cambiamento».

Le scuole di Messina alla marcia contro la violenza sulle donne

A fine della marcia contro la violenza sulle donne, ha poi preso la parole Rebecca Lanzo, rappresentante del Liceo Basile di Messina. Ha dichiarato: «sono contenta di essere qui e che Messina si apra a queste iniziative. Il cambiamento parte dai giovani ed è importante che gli adulti se ne rendano conto. Sono contenta che io e i miei compagni abbiamo aderito a questa iniziativa con tanta passione».

Rebecca ha inoltre rivolto un appello alle donne vittime di abusi affinché denuncino il male subito, certe che le Istituzioni le supporteranno e saranno dalla loro parte. Un appello, è stato rivolto anche al pubblico maschile affinché rispetti le donne con consapevolezza.

Alcune compagne di classe di Rebecca hanno poi letto dei pensieri scritti durante la marcia.

La marcia contro la violenza sulle donne ha avuto una grande partecipazione da parte dei ragazzi che non hanno esitato a prendere la parola e lanciare messaggi di sensibilizzazione.

Erica Cardile, del Liceo Modica di Messina ha dichiarato: «questa giornata, come tante altre, è di vitale importanza. Ancora nel 2024 dobbiamo parlare e far sentire la nostra voce e le nostre idee nonostante dovrebbe esserci uguaglianza tra tutti. La violenza sulle donne non dovrebbe esistere ma esiste ancora».

Strumenti contro la violenza sulle donne

Alla marcia contro la violenza sulle donne hanno partecipato anche le Forze dell’Ordine. Il Comandante dei Carabinieri di Messina ha esortato: «sono tanti gli strumenti che abbiamo a disposizione per aiutare le persone che sono in difficoltà e le fasce deboli. La raccomandazione che vorrei fare è quella di denunciare. Lo dico anche alle persone esterne al contesto familiare dove si verificano dei problemi che magari sono a conoscenza di queste criticità. Denunciate sempre perché la risposta e l’attenzione sono immediate».

La Polizia di Messina ha illustrato due strumenti nella lotta contro la violenza sulle donne. Nello specifico si è parlato degli strumenti monitori del Questore della Provincia come l’ammonimento e dell’App YouPol.

Con il primo, il Questore può intercettare in maniera anticipata le condotte maltrattanti prima che si acceda ad un procedimento penale, cercando di interrompere il circuito di violenza che si può verificare. Per ammonimento, si intende una diffida all’autore delle condotte maltrattanti.

L’app YouPol, invece, consente la possibilità di segnalare, sia con un messaggio che allegando filmati, video o audio, situazioni di eventuale maltrattamento per sè o altri. Le informazioni saranno veicolate agli uffici di polizia per l’opportuna trattazione e tempestivo intervento.

A questo link per altre iniziative per contrastare la violenza sulle donne.

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