Succede a Santa Domenica Vittoria, in provincia di Messina: sei dipendenti comunali sono accusati di truffa aggravata e false attestazioni e certificazioni. Perché? Perché, dalle indagini dei Carabinieri, sembrerebbe che, in diverse occasioni, dopo aver timbrato il badge, se ne siano andati per recarsi a far compere o a casa. I dettagli.
Nella mattinata del 5 ottobre 2022, i Carabinieri della Compagnia di Patti (ME) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina, nei confronti di sei persone, dipendenti del Comune di Santa Domenica Vittoria (ME), ritenute responsabili dei reati di truffa aggravata e false attestazioni e certificazioni.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
L’attività investigativa, avviata dei Carabinieri della Stazione di Santa Domenica Vittoria e poi proseguita dalla Compagnia di Patti, ha consentito di documentare le condotte degli indagati, i quali, dall’ottobre 2021 al marzo 2022, deputati allo svolgimento di mansioni d’ufficio o inerenti alla manutenzione di impianti comunali e del verde pubblico, con sistematicità, dopo aver attestato con il badge l’entrata in servizio, si assentavano dal luogo di lavoro svolgendo attività di natura personale, percependo indebitamente la retribuzione stipendiale. In particolare, i dipendenti comunali sono stati notati fare compere presso esercizi commerciali, rientrare nelle loro abitazioni, ove permanevano per lunghi periodi di tempo, recarsi nei fondi agricoli di loro proprietà o rimanere in auto a dormire.
Pertanto, in relazione alla gravità della condotta dei singoli soggetti, all’esito della documentata attività investigativa dei Carabinieri, l’Autorità Giudiziaria, ravvisando gravi indizi di colpevolezza, ha disposto nei confronti degli indagati l’adozione della misura cautelare.
FONTE: Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Messina
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