Interessanti le proposte emerse ieri al Palacultura nel corso del Convegno sulla tutela del territorio e sviluppo occupazionale organizzato da Fillea-Cigl Messina.
Il Segretario generale Biagio Oriti ha evidenzito: “Occorre una politica delle istituzioni e degli enti locali che metta al centro programmi di messa in sicurezza del territorio, di recupero degli edifici, di riqualificazione urbana, di risanamento delle zone degradate. Solo attraverso queste azioni il settore delle costruzioni può ridiventare volano per la ripresa economica, restituendo valore sociale alle città e offrire nuove opportunità di occupazione”.
Franco Tarantino, segretario regionale della Fillea, ha snocciolato i numeri della crisi che ha investito il settore nel territorio siciliano con la perdita di 72 mila posti di lavoro, sottolineando la necessità di un nuovo modello di sviluppo con al centro gli interventi di messa in sicurezza e di riqualificazione dei territori.
“La valorizzazione del nostro patrimonio ambientale – ha fatto presente il segretario provinciale, Oriti – deve diventare negli anni a venire la bussola per i costruttori, gli enti locali, le associazioni, utilizzando al meglio, a differenza degli anni passati, gli ingenti finanziamenti europei che nei successivi sette anni ammontano a 25 miliardi di euro”.
La Fillea di Messina con l’iniziativa di ieri ha voluto riportare l’attenzione sugli interventi che possono creare occupazione e risanare il territorio, partendo dalla priorità assoluta delle azioni contro il dissesto idrogeologico, delle opere di prevenzione che possono creare sbocchi occupazionali non solo per i lavoratori edili, ma anche per i lavoratori agricoli e metalmeccanici. Nel piano di interventi rilanciato dalla Fillea quelli per il risanamento, la riqualificazione di aree urbane, la messa in sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici.
Sulla questione risanamento Oriti ha fatto presente come “sta al Comune intervenire in maniera risolutiva e concreta”. Il segretario Fillea Messina si è soffermato sul progetto di riqualificazione urbana del Tirone: “Occorre decidere in fretta il da farsi al fine di utilizzare le opportunità di finanziamenti provenienti dal piano città e dalla Comunità Europea” e sulla valorizzazione della Zona falcata e dell’affaccio a mare.
“La Fillea – ha inoltre fatto presente Oriti – con forza in questi mesi ha chiesto lo sblocco delle opere già cantierabili, tra cui quelle fondamentali delle infrastrutture viarie e portuali, per dare risposte immediate ai lavoratori come il porto di Tremestieri, la messa in sicurezza del viadotto Ritiro e completamento degli svincoli, opere portuali nel territorio della provincia”.
Su questi aspetti e prospettive si è sviluppato il confronto che ha registrato gli interventi del presidente dell’Ordine degli Architetti di Messina Giovanni Lazzari e del presidente ANCE Messina Salvatore Arcovito.
“C’è bisogno di governare un cambiamento, spetta a chi ha la responsabilità di governo attivare un confronto con tutti gli attori sociali per individuare azioni utili per progettare un nuovo sviluppo economico e creare immediatamente lavoro”, ha fatto presente il segretario confederale della Cgil Messina Pino Foti.
Le tematiche attuali dell’edilizia, le innovazioni del settore, i risvolti occupazionali della nuova edilizia sostenibile sono stati affrontati nella Ricerca IRES Fillea “nuovi modelli di abitare e di produrre” presentata nel corso dei lavori dal segretario nazionale della FILLEA Cgil,Moulay El Akkioui.
In conclusione del convegno l’intervento del segretario nazionale della FILLEA CGIL Salvatore Lo Balbo.
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