“La cantieristica messinese muore ogni giorno. È urgente, quindi, avviare un confronto permanente in sede prefettizia sulla cantieristica navale per non perdere ancora posti di lavoro e specificità nel settore”. È il messaggio che Nino Alibrandi, segretario provinciale della Fim Cisl, ha espresso al Capo di Gabinetto della Prefettura durante l’incontro avvenuto a margine della manifestazione dei lavoratori dei Cantieri Palumbo di questa mattina. Con la Cisl anche l’Orsa ha organizzato al protesta di oggi, era presente il segretario regionale Mariano Massaro.
“L’azienda – ha detto Alibrandi – da mesi non risponde alle richieste di incontro delle segreterie provinciali dei sindacati presenti in azienda. Non c’è alcun confronto utile a capire se siano state pianificate strategie o un piano industriale che possano rilanciare il settore della cantieristica navale. Si naviga a vista, con le piccole riparazioni di imbarcazioni che non fanno intravedere la volontà di crescita del settore della cantieristica navale all’interno della zona falcata”.
A preoccupare la Fim Cisl è la mancanza di serene e costruttive relazioni sindacali con la proprietà del Cantiere: “La difficoltà del momento che sta attraversando il settore della cantieristica – spiega Alibrandi – è legata alla costruzione di nuove imbarcazioni. Per questo, secondo noi, i Cantieri Palumbo potrebbero giocare un ruolo da protagonista nel Mediterraneo perché specializzati nella riparazione e manutenzione delle imbarcazioni che girano attorno allo stretto di Messina. Un ‘mercato’ che permetterebbe non solo il consolidamento dei livelli occupazionali attuali, ma anche la possibilità di creare nuova occupazione, come da impegni che la stessa Palumbo aveva assunto quando gli furono consegnate le aree della zona falcata. La paura – conclude Alibrandi – è quella che anche Palumbo, come Rodriquez, abbia varanto un lento piano di dismissione del cantiere messinese come ha fatto Colaninno con la Rodriquez. Ciò porterebbe alla definitiva scomparsa della cantieristica navale a Messina”.
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