Viviana Parisi, donna scomparsa con il figlio di 4 anni ieri dopo un incidente sull'autostrada A20 messina-palermo

Morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele: il Gip del Tribunale di Patti archivia l’inchiesta

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Archiviata l’inchiesta sulla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello. A deciderlo, il Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, che ha accolto la richiesta portata avanti dalla Procura. A commentare, il legale di Daniele Mondello, marito della dj: «Rimaniamo convinti – ha affermato Pietro Venuti – che ci siano stati degli errori di valutazione».

Viviana Parisi e il figlio Gioele Mondello erano stati trovati senza vita nell’agosto del 2020, nelle campagne di Caronia, nei pressi del luogo in cui la donna era stata coinvolta in un incidente stradale. A un anno di distanza, il Gip, Eugenio Aliquò ha archiviato l’inchiesta, motivando la sua decisione con un provvedimento di 495 pagine.

Sulla decisione del Giudice si è espresso brevemente l’avvocato Pietro Venuti, avvocato di Daniele Mondello: «Siamo consapevoli di aver fatto tutto quanto possibile per evitare l’archiviazione, e rimaniamo convinti che ci siano stati degli errori di valutazione. Quando avremo tutte le pagine dell’archiviazione del Gip, valuteremo eventuali altre azioni, al momento non conoscendone il contenuto non possiamo sbilanciarci. Ora i corpi verranno restituiti alla famiglia e nei prossimi giorni si svolgeranno i funerali».

Nella sintesi dell’ordinanza con cui ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta, il Gip Eugenio Aliquò ha sottolineato come la richiesta di archiviazione sia stata il risultato di «un poderoso lavoro della Procura». Sempre nell’ordinanza, secondo quanto riportato dall’Agenzia di Stampa Ansa, il Giudice ha scritto: «La morte di Viviana Parisi a causa del gesto suicidario come conseguenza del lancio dal traliccio è l’unica compatibile con le risultanze investigative» e «c’è la certezza che la morte del piccolo Gioele non possa essere collegata, neanche indirettamente, all’azione umana». Il Gip, infine, «condivide pienamente la ricostruzione» della Procura sottolineando «l’onestà intellettuale» dei Pm nel riconoscere di «non avere potuto dare risposte certe sulle cause della morte» del bambino.

 

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