Un vecchio carteggio contenente progetti pensati per Messina e mai realizzati: è quanto ritrovato in un deposito del Comune, tra faldoni, documenti e montagne di carta, dall’assessore alla Cultura, Enzo Caruso. «Il ritrovamento di questi documenti – spiega – rappresenta un fondamentale tassello per la ricostruzione del lacunoso puzzle della storia della nostra città, che a causa di guerre e calamità ha visto disperdere importanti documenti che testimoniano il suo passato».
Una scoperta quasi casuale ma di immenso valore quella fatta dall’assessore Caruso nelle scorse ore. Il carteggio, costituito principalmente da disegni e tavole colorate a mano, riviste e foto di modelli lignei di parti della Palazzata e della Cortina del Porto, progettata dopo il terremoto del 1908 e mai realizzata, sarà custodito nell’Archivio Storico del Comune di Messina, situato all’interno del Palacultura. Ricercatori, studenti e cultori di Storia Patria potranno consultarlo liberamente insieme al carteggio del Piano Regolatore Borzì e al progetto di Palazzo Zanca.
Quali sono i progetti ritrovati della Messina mai costruita?
Il carteggio comprende al suo interno una serie di progetti di una Messina immaginata ma mai realizzata, datati tra il 1918 e il 1935. Si tratta di edifici e spazi pubblici, ma anche monumenti e particolari decorativi per il palazzo comunale. Vediamo, nel dettaglio, quali sono:
- Il Progetto della Nuova Cortina del Porto post terremoto (1918) a firma di Luigi Borzì, ingegnere Capo del Comune di Messina e autore del Piano Regolatore, dell’ingegnere Santi Buscema suo collaboratore e del celebre architetto Rutilio Ceccolini. Nel progetto era prevista la ricollocazione delle ottocentesche sculture delle “Vittorie Alate”, già presenti nella Palazzata del 1803 e conservate al Museo regionale, delle quali due esposte nel Foyer del Palacultura;
- Prospetti, planimetrie, vedute a volo d’uccello e, di grande importanza, il progetto colorato a mano del Giardino Umberto I (con lo Chalet), oggi area fieristica;
- Il Progetto del Mercato Ittico (1935);
- Il Progetto del Banco di Sicilia a firma dell’arch. Vincenzo Vinci (1926) con annesse fotografie del plastico di cui si sono perse le tracce;
- Il Progetto del Monumento ai Caduti della Grande Guerra (non realizzato) a firma dell’arch. Ernesto Basile;
- Elaborati e particolari decorativi e architettonici di Palazzo Zanca (1935);
- Diverse annate del Bollettino Mensile di Statistica del Comune di Messina degli anni ’30;
- Il Diploma del Premio “Agosto Messinese” (1953), assegnato per “le Aiuole fiorite” alle Maestranze del Comune, a firma di Maria Sofia Bonino.
I documenti sono stati Inventariati dal personale della Biblioteca “Cannizzaro” e consultati dall’Assessore Enzo Caruso insieme all’arch. Nino Principato e al dott. Antonio Calabrese, archivista volontario.
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