Sulla possibile nascita di una nuova società di traghettamento del gruppo Caronte-Tourist il sindacato Sasmant, nella nota del presidente Sebastiano Pino, non gradisce l’ipotesi.
Pino scrive: “Se la notizia troverà conferma siamo di fronte alla fase finale di una strategia sviluppata negli ultimi anni da armamento privato e pubblico, che tende a scardinare un sistema di regole e di diritti acquisiti con decenni di dure lotte sindacali. La strategia è già in atto da anni e lo sciopero di ieri nella Società Bluferries è stato attuato proprio per cercare di porre un freno a questa incontrastata “deregulation”. La Caronte & Tourist dal canto suo, oltre a non voler più riconoscere i vecchi accordi integrativi aziendali, ha più volte “minacciato” – secondo quanto scrive il Sasmant – di passare le navi sotto una bandiera di comodo (Madeira per esempio) per non rispettare contratti e normative italiane e comunitarie. Ovvero sottopagare gli equipaggi e non rispettare gli orari giornalieri e settimanali ed “aggirare” le rigide normative italiane.
E’ indispensabile a questo punto che le organizzazioni sindacali tutte, mettendo finalmente da parte antiche divisioni, si uniscano per avviare una nuova grande “vertenza dello Stretto” a tutela dei lavoratori e della sicurezza dei passeggeri che devono attraversare lo Stretto di Messina.
Bisogna coinvolgere le Amministrazioni Pubbliche e le Autorità Marittime perché non sono in ballo sono i diritti dei lavoratori ma la sostenibilità e la sicurezza del traghettamento nello Stretto di Messina.
Appare inoltre lampante come sia indispensabile la presenza di un vettore pubblico, autonomo ed indipendente dal vettore monopolista, per garantire gli interessi generali”.
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