Ascolto Radio Italia solo musica italiana , alle 13,30 Franco Nisi conduce la rubrica ‘Le parole’, una sintetica, ma chiara, spiegazione sul significato di un termine in uso nella lingua italiana, ed ogni volta , in quella manciata di minuti, aggiungo qualche granello di conoscenza che combatte la mia immensa ignoranza.
Parto da lontano , un virtuosismo che mi concedo per tentare di dare un significato ad un insieme di parole che meritano una riflessione per ciò che hanno rappresentato e avrebbero potuto rappresentare ancora e sempre meglio se , per una volta , Messina avesse avuto il coraggio di chiedere ed ottenere ‘rispetto’.
La volontà, il lavoro speso senza limiti ed a fondo perduto, la libertà intellettuale e l’assenza di pregiudizio nei confronti di tutti, la passione, così forte da riuscire a sconfiggere la diffidenza e la noia , la generosità e la competenza, sono state le fondamenta della ‘Notte della Cultura’, che non e’ una notte in cui si organizzano eventi culturali, di pregio e prestigio. E’ Un ‘Evento’, denominato Notte della Cultura, del quale l’amministrazione comunale di Messina detiene la paternità ma anche la responsabilità, ed avrebbe dovuto tutelarne il valore diffondendolo nella coscienza dei cittadini, stimolandone il senso di appartenenza .
Premetto che non ho dubbi sul valore scientifico di quanto sarà proposto in città con l’insegna Notte della Cultura, non entro nel merito e gioisco per l’iniziativa , ma ,e sottolineo ma, La Notte della cultura e’ un’altra cosa.
Il metodo di lavoro che nel corso delle quattro manifestazioni che si sono svolte, con crescente successo, dal 2009 al 2012, si è’ andato perfezionando e completando sotto una direzione artistica e con il contributo di tutte le istituzioni civili e militari, dei privati e di tutti coloro che , a diversi livelli ed a proprie spese, vi hanno partecipato. Non era lasciato al caso ma si avvaleva di un coordinamento che con impegno crescente, giorno dopo giorno, per mesi e lavorando senza sosta, creava quella magica ‘Notte’ che illuminava la città,libera da schieramenti di qualsiasi genere, una città unita per vivere una serata speciale ,supportata da una guida cartacea ed online ,ricchissima di eventi realizzati con una sinergia così rara e quindi sempre più preziosa che sorprendeva tutti, specie chi l’aveva seguita passo dopo passo. Un impegno che presentava, tra l’altro, lavori inediti ed importanti aggiunte scientifiche.
Ad aprire la manifestazione nelle quattro edizioni ‘Notte della cultura’, l’inaugurazione dell’evento dal quale prendeva l’avvio : Da Rubens a Caravaggio, L’Ucceria di Guttuso, I doppi di Caravaggio ed infine l’inaugurazione della Galleria d’arte Moderna e Contemporanea.
Una città interamente coinvolta, un’attività talmente fervida ed un’occasione così ricca di spunti da pretendere, in futuro,il lavoro di un intero anno per coordinare con successo la manifestazione. Tanto grande e’stata la partecipazione della città.
Per dirla alla Franco Nisi, voce radiofonica che apprezzo molto: ‘Amici miei, la Notte della Cultura’ e’ un evento del Comune di Messina ( e dovrebbe andarne fiero) che necessita ,per la sua riuscita , del coinvolgimento , a tutti i livelli, istituzionali e non, della città. Evento che non può fare a meno di un coordinamento scientifico , ahimè svolto a titolo gratuito. Un evento, amici miei, che ha fatto parlare di Messina , una volta tanto, oltre lo Stretto, con merito. Usiamo le parole con proprietà di linguaggio.
Giovanna Fama’
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