Nasce su Facebook, “L’altra Messina contro la Tares”, il primo gruppo cittadino che si oppone al pagamento della tassa sui rifiuti…a meno che. E dalle pagine del gruppo parte l’invito a partecipare alla manifestazione in programma domenica 12 Gennaio,alle 10,30 a piazza Municipio .
“Restituiamo le cartelle al mittente, vogliamo i servizi dovutici e dopo pagheremo”. E’ questo lo slogan del gruppo, che scrive: “Potrebbe apparire demagogia ma non si fanno false promesse elettorali. Questa è un’iniziativa popolare, volta a protestare contro gabelle e tasse ingiustificate, che la gente non sopporta per mancanza di risposta alle proprie esigenze, da parte di chi governa.”
I promotori della iniziativa popolare, inoltre, si chiedono:
“Contribuiamo alle spese di questo governo che deve compiacere gli amici degli amici, ma sulla Tares lo stesso ha stabilito che servirà a pagare i servizi comunali, come polizia urbana, arredo urbano, manutenzione delle strade, l’illuminazione urbana…
Ci si domanda, ma fino ad ora, come le hanno pagate?
Come si è calcolata l’aliquota senza la mappatura catastale ? Infatti, fino a quando il Comune non entrerà in possesso dei dati catastali completi non potrà stabilire l’effettiva base imponibile del nuovo tributo, cioè fino a quando non conoscerà la superficie catastale delle abitazioni così come voluta dalla nuova normativa non potrà fissare le nuove aliquote e la relativa base imponibile Tares che ormai sarà rappresentata dall’80% della superficie catastale. Si’ ma su quali dati?”
Insomma, appare chiaro: la Messina che vuole che a tassa pagata corrisponda città pulita, domenica 12 gennaio è chiamata all’appello.
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