Edilizia in crisi. Filca Cisl: «Il silenzio uccide lo sviluppo del territorio»

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eediliziaLa Filca Cisl di Messina scrive una lettera aperte alla Deputazione Nazionale e all’Amministrazione provinciale di Messina per mettere in evidenza le problematiche che insistono e rischiano di mettere in ginocchio il settore edile. Il sindacato mettendo nero su bianco i numeri della crisi chiede che vengano trovate al più presto le soluzioni per risollevare uno dei settori trainanti dell’economia messinese.

«Il 2013 volge al termine ed è tempo di bilanci per il settore edile della provincia di Messina che rischia di andare a picco se non si attuano, sin dai primi giorni del 2014,  interventi mirati al rilancio dell’edilizia.

Come Filca Cisl abbiamo portato avanti molte battaglie, abbiamo rivendicato lavoro, azioni politiche chiare e soprattutto mirate a risolvere il problema della precarietà e della disoccupazione, e quello che abbiamo ottenuto è stato solo il Vostro silenzio e disinteresse. Il silenzio uccide lo sviluppo del nostro territorio, la speranza di molti lavoratori in difficoltà e senza prospettive per il futuro.

È arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e affrontare seriamente l’emergenza lavoro. L’art. 1 della Costituzione recita: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Nella nostra provincia  non c’è più lavoro, ma solo disoccupazione e precariato.La crisi ha fatto registrare un crollo non solo degli appalti pubblici, ma anche della committenza nel settore privato.

Da una sintetica ma significativa radiografia del nostro settore risulta che il 2013 è stato, sicuramente, un anno difficile per il comparto edile della provincia di Messina e i lavoratori  stanno portando sulle loro spalle il peso maggiore della crisi.

I dati sottostanti si commentano da soli: il settore edile è ormai agonizzante. Siamo in piena emergenza sociale. La schiera dei disoccupati ogni giorno si incrementa e le imprese edili giorno dopo giorno chiudono i battenti. Molte sono ormai le famiglie che si trovano in gravi difficoltà economiche e che si rivolgono sempre più alle parrocchie e alla Caritas in quanto non  riescono ad acquistare i beni di prima necessità».

Dai dati forniti dal sindacato di evince che: da 2.835 nel 2008 le imprese attive sono passate a 2.399 nel dicembre 2013; dai 5.786 del 2008, i cantieri attivi sono al momento 5.593; da 13.982 operai occupati nel 2008 si è arrivati  ai 9.052 del 2013; le 11.461.441 ore ordinarie lavorate nel 2008 si sono ridotte a 6.172.660 nell’anno in corso.

«Anche noi — prosegue la missiva del sindacato — nelle nostre sedi giornalmente tocchiamo con mano lo sconforto di tanti lavoratori disoccupati che vengono a cercare lavoro. Ovunque c’è disperazione e incertezza. Il vero dramma per i lavoratori edili è che hanno già usufruito degli ammortizzatori sociali e non dispongono di un reddito minimo per sopravvivere.

Non abbiamo bisogno di politici  sordi, assenti e  disinteressati allo sviluppo del nostro territorio e alle problematiche del nostro settore. Il futuro va costruito insieme, pertanto, siamo pronti ad un confronto con le parti sociali e con la classe politica  per fare il punto sullo stato di crisi in cui versa il settore edile e per mettere in campo azioni che possano dare una boccata di ossigeno ai disoccupati della nostra provincia.

Servono soluzioni urgenti e concrete per creare lavoro, pertanto, è necessario velocizzare la macchina burocratica e sbloccare tutte le opere finanziate ed immediatamente cantierabili. I lavoratori  non hanno bisogno di belle parole, di promesse perché parole al vento ce ne sono state tante, ma hanno bisogno di certezze perché sentono di avere un futuro in cui prevale soltanto incertezza e timore.

La Filca Cisl di Messina chiede il Vostro impegno e la Vostra determinazione per far decollare lo stagnate settore edilizio della nostra provincia».

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