Il Capo della Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi, ha inviato una lettera, lo scorso 4 novembre, all’attenzione del Sindaco di Messina Renato Accorinti e al Prefetto di Messina Stefano Trotta, nella quale chiede al Sindaco di “intervenire a fronte di situazioni di degrado socio-sanitario.
“Dalle fonti acquisite – si legge nella lettera – risulta un’inerzia, da parte delle Istituzioni comunali, nel far fronte all’emergenza della gestione del randagismo”. In tal senso, viene rivolta al Sindaco Accorinti “Istanza e Diffida affinchè voglia adottare tutte le misure che si riterranno opportune e necessarie, nel rispetto del benessere psico-fisico degli animali, per il contrasto del fenomeno del randagismo, avuto, in ispecie, riguardo alle iniziative veterinarie e sanitarie di controllo riproduttivo dei randagi, nonché la cura degli stessi e gli altri pubblici servizi in materia igienico-sanitaria attuati dall’ASP, in esecuzione della l.r. 15/2000 e delle Linee Guida dell’Assessorato Regionale alla Salute in punto di presidi veterinari (canili ed ambulatori comunali per le sterilizzazioni)”.
Secondo Rizzi, “il problema è poi acuito dal fatto che il Comune di Messina risulta, ad oggi, sprovvisto di un canile municipale, e che, da come riferito, vi sarebbe un limitato intervento delle Istituzioni locali ad arginare tale piaga sociale”. E aggiunge che “giornalmente pervengono dalla sede locale messinese segnalazioni circa la presenza di diversi cani e gatti abbandonati che necessitano di urgenti cure sanitarie e/o mediche”.
“Vale in tal senso ricordare – prosegue Enrico Rizzi- che ai sensi dell’art. 1, co. I della legge Regionale del 3 luglio 2000 n. 15, la Regione Sicilia in attuazione di quanto disposto dalla legge 14 agosto 1991 (Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) s.m.i., anche al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute, il benessere e l’ambiente, promuove la prevenzione del randagismo, la protezione e la tutela degli animali d’affezione e ne sancisce il diritto alla dignità di esseri viventi ed il rispetto delle esigenze fisiologiche ed etologiche, condannando ogni forma di maltrattamento, compreso l’abbandono. E che il servizio di prevenzione e controllo del randagismo è un servizio igienico-sanitario pubblico obbligatorio per i Comuni, e che in tal senso il Sindaco è riconosciuto quale massima Autorità sanitaria locale di pubblica sicurezza e responsabile del benessere degli animali sul proprio territorio”.
Al Prefetto di Messina Stefano Trotta, viene chiesto “di esercitare i poteri sostitutivi di intervento”.
“Attendo altri 10 giorni- conclude Rizzi – altrimenti, in caso di inadempienza, provvederò a denunciare il Sindaco Renato Accorinti per omissione di atti d’ufficio”. Il Capo della Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo afferma “di non avere ricevuto, finora, alcuna risposta”.
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