La commissione Sanità dell’Ars, delle nove ASp siciliane, ne promuove solo due, ne rimanda tre e ne boccia quattro: Messina è tra le bocciate. La commissione governativa ci va giù duro, infatti, con le Asp di Messina, Palermo, Catania ed Enna. La nostra, “fotografata” dagli esperti, ha addirittura accumulato 100 milioni di debiti in forniture. La Regione ha predisposto un finanziamento di 600 milioni per coprire le falle amministrative delle aziende sanitarie, ma intanto sono “dolori” dopo la visita dei commissari regionali che hanno raccolto i dati forniti dagli stessi manager che dirigono le varie aziende dell’isola.
I dati sotto i riflettori della commissione riguardano: la
riduzione della mobilità, il tasso di ospedalizzazione, la diffusione delle “metodiche del parto indolore”, il miglioramento delle “reti cliniche”, il ricorso all’assistenza domiciliare integrata, l’assistenza ai malati affetti dal morbo di Alzheimer, l’attivazione di centri per i disturbi dei comportamenti alimentari, l’incremento dei controlli su alimenti e sostanze tossiche, l’attivazione dei percorsi di assistenza per i malati psichiatrici, infine lo sviluppo dei collegamenti telematici per gli esami diagnostici.
La verifica ha premiato Ragusa e Caltanissetta; rimandate, Trapani, Agrigento e Siracusa.
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