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Spaccatura Pdl. Lettera aperta di Pippo Isgrò a Germanà, Garofalo e Mancuso

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isgròA seguito della spaccatura avvenuta nel Pdl si sono venuti a formare gli ovvi schieramenti tra chi ha deciso di rimanere fedele a Silvio Berlusconi e confluire in Forza Italia e chi invece ha optato per il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. L’ex assessore comunale Pippo Isgrò  ha deciso  di rimanere fedele a Silvio Berlusconi. Ecco cosa scrive in una lettera aperta agli onorevoli Germanà, Garofalo e Mancuso:

 

«Dopo mesi di “silenzio assordante”dei vertici di partito che voi rappresentate — scrive Isgrò — e dopo una conferenza stampa con la quale comunicavate il messaggio “Urbi et Orbi”, la vostra scelta di aderire al Nuovo Centrodestra, nonostante la situazione politica assai critica a tutti i livelli — Locale, Regionale e Nazionale — per le vicende di Silvio Berlusconi, qualche giorno fa, ho ricevuto via sms dall’Onorevole Nino Germanà il seguente messaggio: “Prima Assemblea dei Quadri Dirigenti del Nuovo Centrodestra di Messina e Provincia, Domenica 1 Dicembre, ore 10 e 30 a Milazzo presso il palazzo D’Amico Via Lungomare Garibaldi, Ti aspetto NinoGermanà”.

Caro Nino, è inutile che mi aspetti tanto non verrò, e ti spiego il perché: premesso che scelte così importanti andavano discusse convocando i vertici di partito per valutare le strategie da porre in essere per restare uniti o per la costituzione di un nuovo soggetto politico condiviso, voi, invece, avete deciso “Motu Proprio” per la spaccatura. Non voglio entrare in polemica, perché non avrebbe senso iniziare una guerra fratricida nell’ambito dello stesso schieramento che sicuramente ci vedrà alleati alle prossime elezioni. Io ve lo dico col cuore e con la mente, rimango col presidente Silvio Berlusconi, poiché ho ritenuto opportuno non abbandonare un uomo, “espulso” dalla vita politica Nazionale ed Europea, da una sentenza iniqua. Uno Statista, che al di  là delle sue colpe vere o presunte bisognava concedere l’Onore delle Armi. Invece, hanno voluto mostrare al paese e al mondo intero non solo il suo “cadavere politico” ma anche il vilipendio dello stesso. Se avessero aspettato ancora qualche mese, tutto si sarebbe risolto in sede giudiziaria,invece non è stato così, peccato,è stata un’occasione perduta. Nel passato sono stati liberati Brigatisti che si sono macchiati di efferati delitti, che oggi organizzano convegni, scrivono libri, vivono agiatamente godendo dei diritti d’autore, pubblicano articoli su autorevoli testate giornalistiche e partecipano ad ospitate televisive. Insomma si sono integrati nel tessuto sociale, grazie ad una Sinistra strabicamente garantista. Uno su tutti  Adriano Sofri, condannato perché mandante dell’omicidio Calabresi che, da sempre, scrive con successo su importanti quotidiani continuando a fare opinione e nessuno mai, lo ha chiamato “pregiudicato”, così come Toni Negri  e tanti altri Brigatisti, protagonisti negli anni di piombo e diventati Parlamentari, Vice Ministri, esperti etc. etc.

Cari Onorevoli, Germanà, Garofalo e Sen. Mancuso avete seguito il giovane delfino del presidente Silvio Berlusconi vi auguro buona fortuna. Mi viene spontaneo trascrivere la frase che Cesare esclamò quando vide il proprio figlio Bruto tra i suoi assassini “Tu Quoque, Angelinus, Fili Mi”, frase latina da me adattata e che calza a pennello per il Vice Premier Alfano. In verità dopo aver fatto politica e l’amministratore per tanti anni, volevo chiudere per dare spazio a una nuova classe dirigente, ma le vostre scelte non mi sono piaciute né nella forma né nella sostanza però le rispetto. Quando un  popolo rischia di essere sopraffatto da orde fameliche di qualunquisti, traditori, opportunisti e transfughi, bisogna resistere e io mi considero un riservista che affronta la battaglia per appoggiare il nuovo Progetto Politico di Silvio Berlusconi e di tanti uomini e donne che lo hanno sottoscritto e che sognano di tornare a vivere in un paese libero, per potersi esprimere al meglio nelle dinamiche della democrazia partecipata.

Un amico giornalista mi ha detto, quando ha saputo che rimanevo in  Forza Italia, che sono un eterno sognatore, forse sarà vero quindi vorrei concludere queste mie riflessioni con una frase di Eleanor Roosvelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei sogni”. Il mio sogno e quello di tanti miei amici con i quali rimarremo in Forza Italia non è bello, è bellissimo. E poi, essere inguaribili sognatori ci aiuta a vivere meglio. Io e gli altri, che mi seguiranno in Forza Italia,crediamo nella nostra azione politica e lotteremo con tutte le nostre forze, affinché ciò in cui credevamo e crediamo si avveri. Per quanto mi riguarda auguro ai parlamentari e i militanti del Nuovo Centrodestra  buon lavoro».     

 

(NDR: IL TESTO E’ STATO PUBBLICATO INTEGRALMENTE)                                   

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