A 24 ore dall’arresto del presidente del CdA e dell’amministratore delegato della Caronte & Tourist Spa, Antonino Repaci e Calogero Famiani, oltre che del sindaco di Villa San Giovanni Giovanni Siclari, il gruppo titolare della società di traghetti attiva nello Stretto di Messina invia una nota per commentare quanto accaduto.
Le accuse che hanno fatto scattare l’operazione dei Carabinieri denominata Cenide e svoltasi nella notte tra il 17 e il 18 dicembre sono di: corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato.
Oggi, a poche ore dall’accaduto, il Gruppo Caronte & Tourist commenta brevemente l’esito dell’operazione dichiarando la propria completa fiducia nella magistratura. Pubblichiamo di seguito, in maniera integrale, la nota inviata.
«In merito agli ultimi accadimenti relativi all’ufficio tecnico del Comune di Villa San Giovanni – scrive il gruppo Caronte & Tourist – e che vedono coinvolti esponenti del top management della società, la Caronte & Tourist esprime la propria fiducia nell’operato della magistratura, a cui guarda con la dovuta serenità, auspicando che i dirigenti interessati abbiano al più presto occasione di chiarire i comportamenti contestati.
L’attività del Gruppo continua dunque a fluire regolarmente grazie al contributo delle centinaia di donne e uomini che quotidianamente assicurano il proprio impegno, forti di un sistema di valori solido e radicato».
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