Combattere il fenomeno delle spose bambine e tutelare i minori dai matrimoni forzati è lo scopo del progetto “Zagare” curato da Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari (Fidapa) di Messina, presentato stamattina a Palazzo Zanca. Alla conferenza hanno partecipato l’assessore alla Cultura Roberto Vincenzo Trimarchi, il presidente della sezione Fidapa Messina Capo Peloro Maria Astone e lo storico Franz Riccobono.
L’iniziativa intende dare un contributo significativo per scoraggiare e contrastare il fenomeno negativo delle spose bambine attraverso azioni di formazione e istruzione.
«Questo progetto rappresenta una significativa campagna di informazione e di sensibilizzazione – spiega l’assessore Trimarchi – per combattere un fenomeno veramente triste. È indispensabile operare tutti insieme dalle istituzioni al mondo scolastico e a quello del volontariato affinché sia promosso e garantito a queste bambine un percorso di istruzione, in quanto l’istruzione ha un valore assoluto e si dimostra potente ed efficace più di ogni altro mezzo».
La nuova proposta della Fidapa prende il nome dei fiori degli agrumi della Sicilia e prevede che venga sostenuta l’istruzione delle bambine nel loro paese d’origine. L’obiettivo principale è quello di raggiungere una formazione corrispondente al diploma di scuola secondaria di 2° grado ed arrivare al traguardo della maggiore età con le competenze adeguate a creare i giusti presupposti per un futuro professionale e umano dignitoso.
La sezione Messina Capo Peloro sosterrà l’iniziativa nel cercare di fornire un’educazione di qualità equa ed inclusiva oltreché offrire opportunità di apprendimento per tutti. Saranno le referenti Fidapa ad assumersi il compito di ricevere e devolvere i fondi nei luoghi dove la Federazione intende portare avanti la propria missione.
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