Giorno 30 Settembre, a Innsbruck (Austria), si svolgerà la 91^ edizione dei mondiali di ciclismo su strada. Vincenzo Nibali avrà i gradi di capitano e sarà la punta di diamante della squadra italiana. Gli altri convocati della squadra azzurra sono: Gianni Moscon, Alessandro De Marchi, Franco Pellizotti, Damiano Caruso, Domenico Pozzovivo, Dario Cataldo e Gianluca Brambilla.
Lo Squalo dello Stretto è pronto per questa ennesima sfida che lo attende. Dopo aver cercato la forma migliore durante la Vuelta Espana, il campione messinese, vuole dimostrare di essere ancora fra i migliori, nonostante il brutto infortunio subito al Tour de France.
Il c.t. Davide Cassani è soddisfatto della squadra, visto che Nibali e Moscon potrebbero riuscire nell’impresa di riportare il mondiale in Italia dopo ben dieci anni di astinenza (l’ultimo è stato Ballan nel 2008 a Varese). E poi ci sono Pozzovivo e De Marchi, pronti a dar loro manforte partendo da lontano. Cassani, però, è dispiaciuto dall’assenza di Fabio Aru: il ciclista sardo ha dovuto dare forfeit per colpa di una brutta caduta rimediata in Spagna.
Il mondiale di Innsbruck è stato disegnato per i ciclisti con le qualità da scalatori, infatti, il percorso è uno dei più duri mai disegnati per una rassegna iridata. La partenza è prevista da Kufstein, con arrivo ad Innsbruck dopo 258,5 km ed un dislivello di 4670 metri. I primi 80 km sono conditi da tanti sali e scendi e con unico strappo, quello di Gnadenwald: 2,4 km al 10,5% di pendenza media. Arrivati ad Innsbruck, i corridori dovranno affrontare per sei volte un circuito di 23,9 km, all’interno del quale scaleranno la salita di Igls: 7.9 km al 5,7%, ma con punte massime molto più impegnative.
Ai -31 dal traguardo inizierà il giro finale. Si imboccherà per la settima ed ultima volta l’ascesa di Igls, poi a seguire si troveranno di fronte lo strappo di Gramartboden: 2800 metri con pendenza media dell’11,5% ed una punta che, per pochi metri, tocca addirittura il 28%. I primi 700 metri hanno una pendenza tra il 7,1 ed il 7,4%, poi iniziano 1,7 km infernali: la pendenza medio non scende mai sotto il 10,6%, con poco più di 300 metri che hanno una pendenza media del 19,7%, e arriverà al termine di una giornata durissima (quasi sicuramente qui si decideranno le sorti della gara). Dalla vetta del Gramartboden mancheranno 8 km al traguardo, tutti in discesa, dove si stabilirà chi sarà il vincitore.
I favoriti della gara sono: Alaphilippe, Valverde e Simon Yates, con Vincenzo Nibali pronto a dar battaglia per la conquista della maglia iridata.
Giovanni Irrera
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