Dopo l’infortunio avvenuto sull’Alpe D’Huez al Tour de France, ieri, Vincenzo Nibali è tornato a correre in una gara ufficiale, precisamente alla Vuelta a España. La corsa spagnola rappresenta per lo Squalo dello Stretto una tappa fondamentale per poter recuperare la forma migliore, in vista del 30 settembre, quando si correrà il mondiale di ciclismo a Innsbruck, in Austria.
La prima frazione consisteva in una cronometro di 8 km, senza dislivelli importanti. Nibali si è presentato alla partenza con il dorsale numero 1 (vista l’assenza del vincitore dell’anno scorso, Chris Froome), dando la sensazione di poter far bene.
Durante la prima tappa, lo Squalo dello Stretto non ha sfigurato, anzi, è riuscito a contenere i danni dai migliori, perdendo 40” dal vincitore di tappa Rohan Dennis che, grazie al successo, ha indossato la maglia Roja, simbolo della leadership nella classifica generale. L’australiano della BMC si è esibito in una gran prova, sbaragliando la concorrenza, infatti, grazie alle prestazioni di quest’anno, è stato acquistato (insieme al corridore italiano Damiano Caruso) dalla Bahrein Merida, dove sarà a supporto di Vincenzo Nibali a partire dall’anno prossimo.
Alla partenza del grande giro, sono presenti Aru, Porte, Quintana e Kwiatkowski, tutti corridori temibili con unico obbiettivo: portare la maglia Roja a Madrid. Assenti i vincitori di Giro d’Italia e Tour de France, Chris Froome e Geraint Thomas, entrambi in forza alla formazione della Sky.
Nella Bahrein Merida , vista la condizione non ancora ottimale, lo Squalo dello Stretto non sarà il capitano. Nibali sarà a supporto al compagno di squadra Jon Izaguirre, ma conoscendo il campione messinese venderà cara la pelle cercando di vincere per la seconda volta la Vuelta a España.
Giovanni Irrera
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