Si è svolto questa mattina al Palacultura di Messina il convegno sul “baratto amministrativo“, organizzato da Cateno De Luca candidato alle prossime elezioni regionali.
Sull’argomento De Luca ha spiegato: «E’ un segno di civiltà per aiutare chi si trova in condizioni di indigenza. Nel 2016 si stima che in Italia siano 1 milione e 619mila le famiglie residenti in condizioni di povertà assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742mila individui. Nell’ultimo anno inoltre, l’incidenza della povertà assoluta sale al 26,8% tra le famiglie con tre o più figli minori, coinvolgendo nell’ultimo anno 137mila famiglie e 814mila individui. Durante i momenti di difficoltà economica e sociale si devono quindi moltiplicare le azioni volte a cercare di favorire i cittadini meno abbienti attraverso iniziative dirette a sostenere le fasce deboli. La situazione è allarmante e, pur essendo corretto far pagare a tutti le tasse, basta perseguitare i poveri, si deve dare loro la possibilità di pagare il loro debito anche eseguendo lavori socialmente utili come prevede il baratto amministrativo. Si tratta di uno strumento da utilizzare solo per casi limite e che tuttavia, può diventare indispensabile per formare chi non aveva più speranze lavorative e per renderlo attivo con l’obiettivo del reinserimento sociale. Tutto ciò può portare per le amministrazioni ad un incremento della manodopera disponibile: beneficio di non poco conto se si pensa al blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione. che impedisce di approvvigionarsi secondo i canali ordinari. Si assiste quindi alla valorizzazione del bene comune passando anche attraverso interventi innovativi di welfare society».
De Luca ha poi parlato delle prossime elezioni regionali sottolineando: «Il vero voto utile è quello contro la casta, le lobby, gli ipocriti e gli incapaci che hanno depauperato le risorse. La mia candidatura alle regionali è contro tutto questo sistema e punta a portare avanti tutte le persone che con abnegazione, competenze e volontà vogliono cambiare l’attuale paradigma politico. Durante il mio intenso tour nei rioni di Messina ho visto gente rassegnata, ma ho trovato anche “un esercito di liberazione” composto da quasi duecento candidati al consiglio comunale nelle mie liste che vogliono partecipare al cambiamento. Trovando nuova linfa vitale dalla società civile, sono sicuro che sarà possibile incidere concretamente nelle scelte politiche della città. Se otterrò un ottimo risultato alle regionali, dal giorno dopo lavoreremo insieme per indicare il percorso politico per la rinascita di Messina».
Presentati gli ultimi candidati al consiglio comunale di Messina e gli ultimi tre assessori della Giunta De Luca che sono Roberto Enzo Trimarchi, Alessandra Clafiore e Carlotta Previti. Quest’ultima soddisfatta ha dichiarato: «Ho sposato il progetto politico di Cateno perché mi occupo da anni di finanziamenti europei, in particolar modo ho progettato, programmato e pianificato interventi con i fondi strutturali per gli enti pubblici. Ho ammirato la capacità di spesa dell’ex giunta De Luca a Santa Teresa. Di fatto, oltre a sapere programmare e progettare, l’ex primo cittadino del comune ionico ha saputo spendere le risorse aggiuntive al bilancio ordinario: la vera arma strategica degli enti locali che soffrono per la carenza di fondi». L’altro assessore designato Roberto Enzo Trimarchi, preside degli istituti Vittorini e Verona Trento, spiega: «Credo nel progetto di De Luca per far rivivere i fasti di Messina e voglio portare la mia esperienza quarantennale nel campo dell’istruzione». Negli scorsi incontri erano stati designati assessori Dafne Musolino, Salvatore Curtò, Salvatore Mondello, Antonio Briguglio e Massimiliano Minutoli.
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