L’eccezionale evento climatico di ieri sera ( che in misura attenuata prosegue ancora oggi) la fitta, e grossa, grandinata, la straordinaria portata d’acqua piovana che si è abbattuta su Messina, centro, periferia e villaggi ( e qui numerose sono state le frane e gli straripamenti dei torrenti), ripropongono i due più antichi e comuni tra i problemi locali: dissesto idrogeologico e mancata pulizia dei tombini.
Ma, se per dare soluzione al primo sono necessari interventi di vasta portata che impongono spese ingenti, per il secondo occorre soltanto la buona volontà politica – quella che non c’era prima e non c’è oggi – di disporre un piano di manutenzione per liberare i tombini intasati.
Non si può, per logica, arrivare impreparati ad eventi climatici che ormai, anno dopo anno, puntuali si abbattono su Messina. E sono eventi sempre più ‘aggressivi’ nel loro impatto sul territorio.
Non si può per logica, ma si può nei fatti. Lo dicono le strade allagate,e sono quelle delle principali vie cittadine. Viale San Martino, Via La Farina, Via Garibaldi, Viale Libertà, ieri sera erano fiumi sui quali ‘navigano’ le auto.
Questa mattina, c’erano operai al lavoro per rimettere in funzione gli impianti di pubblica illuminazione andati in tilt e, soprattutto, eliminare tutto ciò che la pioggia aveva riversato sulle strade.
Ecco, magari farle prima, le ‘grandi pulizie’, non sarebbe male. Eviterebbe che la terra diventasse lago, fiume, mare.
(nella foto Via Garibaldi ieri sera)
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ma piuttosto che fare appello alle “grandi pulizie” (per carità necessarie, ma ancor di più direi quelle ‘ordinarie’) perché non si chiede ai Messinesi di essere più CIVILI non gettando cicche per terra piuttosto che carte, volantini e chi più ne ha più ne metta??
Lamentarsi sempre e dare la colpa agli altri è troppo facile..