Elezioni Regionali. Volge al termine la giornata dello spoglio elettorale in Sicilia: da diverse ore ormai si sa che il vincitore di queste elezioni è Nello Musumeci, leader della coalizione di centro-destra con una percentuale che si aggira intorno al 39%.
«Sarò il presidente di tutti i siciliani – ha affermato il neo Governatore siciliano – di coloro i quali hanno ritenuto di sostenermi e di votarmi e anche di coloro i quali, legittimamente, hanno ritenuto di votare per altri o addirittura di non partecipare al voto. Dobbiamo combattere per la Sicilia e dimostrare cosa sappiamo fare».
A commentare la vittoria di Musumeci anche Silvio Berlusconi, che ha fortemente sostenuto il candidato insieme con Matteo Salvini e Giorgia Meloni: «Dopo il fallimento definitivo dell’amministrazione della sinistra la Sicilia era di fronte ad un bivio: la nostra rivoluzione positiva o la rabbia inconcludente dei Cinque Stelle. Il grande risultato di Forza Italia che ha reso possibile la vittoria del centrodestra unito significa che la Sicilia ha scelto la rivoluzione del fare, la rivoluzione liberale, noi abbiamo impedito che la Sicilia cadesse in mano al M5S, a chi non ha mai realizzato nulla, non ha mai amministrato nemmeno un condominio, gente che non ha mai lavorato. A Musumeci i miei complimenti e auguri ha le capacità e le forze per potercela fare, noi gli saremo vicini».
Ad aver tenuto testa al candidato di centro-destra durante questa campagna elettorale Giancarlo Cancelleri, leader siciliano del Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato: «Non chiamerò il vincitore perché altrimenti avrei dovuto chiamare tutti quelli che hanno vinto nelle liste che lo hanno sostenuto. Questa è una vittoria contaminata dagli impresentabili e dalla complicità dei media nazionali. Ed è contaminata da Nello Musumeci che ha candidato gli impresentabili».
Grande sconfitta la coalizione di centro-sinistra che, com’è solita fare, affronta la disfatta incolpando gli altri senza fare un’analisi attenta di cosa non sia andato bene durante questa campagna elettorale. Assente quasi del tutto Matteo Renzi che, a differenza dei rivali politici, non ha mosso alcun passo per sostenere Fabrizio Micari, probabilmente prevedendo una sconfitta e non volendo farne parte.
A seguire Claudio Fava con Cento Passi per la Sicilia con una percentuale del 6,2%, per la prima volta dopo diversi anni un partito di sinistra torna a sedere negli scranni dell’ARS.
In ultimo Roberto La Rosa con uno 0,7%.
Ma il dato che più colpisce e fa riflettere è quello dell’astensionismo, dato che cresce di più a ogni elezione e che attesta il costante allontanamento dei siciliani, e degli italiani, dalla politica: la percentuale toccata è del 53,24%.
Messina
Nella città dello Stretto il candidato più votato è Luigi Genovese, figlio di Francantonio Genovese condannato in primo grado a 11 anni di carcere nel processo sui corsi di formazione (inchiesta Corsi D’Oro), che coinvolge anche la moglie e altri parenti, eletto nella lista di Forza Italia. Genovese era indicato come uno degli “impresentabili” a causa dei precedenti problemi giudiziari dei genitori.
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