La Fim Cisl, in difesa dei lavoratori, si scaglia contro la decisione di non costituire la New Co. che avrebbe visto l’integrazione degli ex lavoratori Feluca nel suo organico, e denuncia la mancata audizione dell’organizzazione sindacale da parte dell’XI Commissione Consiliare che avrebbe dovuto prendere in esame le osservazioni prodotte dai lavoratori e dal sindacato. Tutto ciò, dunque, nella consapevolezza che la proposta commissariale di non dare esecuzione alla volontà del Consiglio Comunale dell’11 marzo 2011, peraltro già inattuata, con gravi conseguenze per i lavoratori e responsabilità da accertare per questo, interveniva nella disattenzione di una serie di atti e fatti di dubbia legittimità di cui è stata prodotta notizia e documentazione, per le vie ufficiali, sia al Presidente del Consiglio Previti, ai Capigruppi consiliari, al Presidente della XI Commissione, Pergolizzi, al Commissario Croce e al dirigente per le Partecipate Cama. «Nel circostanziato memorandum, ― sottolinea il sindacato ― si è sottolineato il fatto che la costituzione della New Co. non avrebbe influito sull’economia del Comune così come dichiarato dallo stesso che ha addotto ragioni di economicità e risparmio a sostegno della non costituzione della New Co. per gestire in proprio, con gli uffici del Ced, il servizio di Rete Civica che era affidato a FELUCA». «Nessun risparmio bensì un servizio pubblico di informazione e comunicazione istituzionale affidato senza gara, per frammenti coincidenti con le competenze dei singoli dipartimenti, a costi complessivi ben maggiori e senza un gruppo di lavoro che sia esperto nella gestione organica del portale al punto da offrire, a quasi un anno e mezzo di gestione ‘interna’, un prodotto inadeguato o mal funzionante on line, con una immagine coordinata inesistente, duplicazione di alcune informazioni e sacche di assoluta inaccessibilità ai servizi del Comune. Il tutto, a costi reali di sicuro più elevati sebbene non riconoscibili». «Nonostante la richiesta di audizione urgente ―commenta la Fim Cisl ― e dei Lavoratori sia stata accolta dal Presidente e dall’Aula, atteso che, dall’esito di tale valutazione, scaturiscono conseguenze di gravissima entità economica, sociale e giuridica per i lavoratori della Società Feluca in liquidazione, per le quali ci sembra paradossale il tecnicismo formale che cela l’immobilismo sostanziale su una decisione che avrebbe dovuto vedere le Parti Sindacali protagoniste di una scelta che ricade sul futuro occupazionale di 17 lavoratori, attualmente in cassa integrazione e, in seguito all’esito della valutazione deliberativa, destinati al licenziamento». «Avevamo chiesto ― insistono ― l’opportunità di ristabilire un dialogo corretto, al cospetto delle Parti sindacali, del Commissario proponente, del Liquidatore di Feluca SpA, del Dirigente di settore, ritenendo che la posta in gioco fosse sia il futuro occupazionale dei 17 lavoratori destinati al passaggio alla New Co. ma anche la qualità del servizio di Rete Civica e l’economicità e legittimità della spesa complessiva per la gestione del servizio stesso, nel rispetto della stessa normativa sull’affidamento pubblico dei servizi che era stata addotta a motivo dello scioglimento del rapporto con Feluca SpA. Per questo, nel convincimento che il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in tutti i passi che, nell’immobilismo, portano all’inesorabile fine del futuro lavorativo di 17 persone e da ultima, dalla XI Commissione, configuri un chiaro atteggiamento antisindacale, ci riserviamo di agire in tutte le sedi per il rinvenimento delle responsabilità, a tutela dei Lavoratori e rispetto della legittimità».
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