«Le dichiarazioni rilasciate dal dott. Croce mi costringono, ancora una volta, a ribadire che non ho alcuna intenzione di violare la legge al di là di “pareri” del Commissario Straordinario che, com’è noto, non è più il Procuratore della Repubblica di Messina». Michele Trimboli risponde alle dichiarazioni del Commissario Croce che chiede le sue dimissioni dalla Ato3. «In questi due mesi, sempre nel rispetto della legge, ho fattivamente contribuito, assumendomi tutte le responsabilità derivanti dalla carica che ricopro – continua Trimboli -, alla soluzione dei gravi problemi economici del Comune di Messina che si ripercuotono sul sistema di igiene ambientale cittadino. Sono ancora in attesa di ricevere oltre 12,5 milioni di euro per i servizi già resi nell’anno in corso, mentre per gli anni precedenti il credito dell’Ato ammonta a quasi 21 milioni». Trimboli conclude: «Prendo atto che si vuole trovare a tutti i costi un capro espiatorio che pur avendo svolto diligentemente il proprio dovere si vuole rimuovere. Sono costretto, tuttavia, a tutelare la mia onorabilità e la Società che rappresento e per questo ho già comunicato al Commissario Straordinario che dell’intera vicenda trasmetterò una dettagliata relazione al Procuratore della Repubblica di Messina chiedendo di essere sentito con urgenza e alla Procura Regionale della Corte dei Conti. In tal modo, sono certo, emergerà la verità».
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